Ammazza i figli e si uccide per ripicca, ma l'avvocato della moglie replica: "Non voleva portargli via i bambini"

Proseguono intanto le indagini a Margno: si cerca di stabilire in particolare se il gesto del 45enne possa essere stato premeditato

Mario Bressi
Mario Bressi
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28 Giugno 2020 - 09.09


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La separazione ritenuta all’origine della tragedia di Margno non si presentava così difficile. Lo ha detto Davide Colombo legale della moglie, Daniela Fumagalli. “Non aveva mai minacciato di portargli via i figli”, ha spiegato l’avvocato sottolineando che la pratica per la separazione era ancora agli albori. Nella notte tra venerdì e sabato Mario Bressi, impiegato di 45 anni, ha ucciso i due figli, Elena e Diego, prima di suicidarsi. 

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“La separazione era davvero agli inizi – ha proseguito l’avvocato Davide Colombo, parlando con “Repubblica” – non eravamo nemmeno ancora agli atti. Non mi risultano tensioni tra loro, né minacce precedenti. Le cose si stavano muovendo con tranquillità”.

Le indagini sull’eventuale premeditazione Intanto proseguono le indagini. In particolare si sta cercando di stabilire se l’omicidio dei due dodicenni sia stato premeditato o se il padre sia stato colto da un raptus e se questo sia stato causato da una discussione al telefono con la moglie. Sarà l’autopsia a stabilire le cause esatte del decesso dei bambini; la ragazzina, sempre secondo i primi accertamenti, sarebbe stata strangolata, il fratellino soffocato. Gli esami tossicologici, disposti in sede autoptica, dovranno inoltre stabilire se prima di essere uccisi siano stati sedati.

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