Sedici parlamentari hanno ammesso di coltivare cannabis in casa: "La legalizzazione porta solo benefici"
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Sedici parlamentari hanno ammesso di coltivare cannabis in casa: "La legalizzazione porta solo benefici"

Lo hanno fatto nell'ambito della campagna per la legalizzazione. Se si legalizzasse la marijuana lo Stato guadagnerebbe 3 miliardi di euro solo di tasse, e risparmierebbe 600 milioni l'anno

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24 Giugno 2020 - 20.42


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Sedici parlamentari appartenenti a Pd, M5s e +Europa hanno ammesso di star coltivando cannabis nelle proprie abitazioni e quattro di loro si sono autodenunciati nell’ambito della campagna Meglio Legale. 
I parlamentari sono Riccardo Magi, Matteo Mantero, Aldo Penna, Michele Sodano, Conny Giordano, Doriana Sarli, Caterina Licatini, Carmen Di Lauro, Chiara Gribaudo, Andrea Romano, Enza Bruno Bossio, Teresa Manzo, Elisa Tripodi, Michele Usuelli e Carmen Di Lauro e Luigi Sunseri. Ad autodenunciarsi sono stati Mantero, Magi, Penna, Sodano.
Domani, inoltre, 26 parlamentari della maggioranza insieme ad esponenti della società civile si riuniranno davanti Montecitorio per una manifestazione promossa per sensibilizzare sul tema della legalizzazione delle droghe leggere. Vi hanno aderito venti parlamentari Cinquestelle, tre Pd, Roberto Giachetti di Italia Viva, Antonio Tasso del Gruppo Misto, Riccardo Magi di + Europa. Tra i Cinquestelle figurano, tra gli altri, Giuseppe Brescia, Elio Lannutti e Barbara Lezzi. Tra i Pd ci saranno Enza Bruno Bossio, Chiara Gribaudo, Giuditta Pini; Roberto Giachetti per Italia Viva.
“In un momento di fragilità economica come quello che stiamo attraversando non possiamo permetterci di ignorare i benefici che la legalizzazione porterebbe al nostro Paese”, ha commentato  Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio Legale.
 “Ci sono in Italia sei milioni di consumatori di cannabis costretti a rivolgersi alla criminalità. La legalizzazione significherebbe bruciare gli affari alle mafie”, sostiene Riccardo Magi, di +Europa.
Una ricerca dell’Università La Sapienza stima in 350mila i posti di lavoro che si potrebbero creare grazie alla legalizzazione.
Marco Dossi, docente del Dipartimento di scienze sociali ed economiche dell’Università La Sapienza, ha calcolato che se il mercato della cannabis fosse regolamentato come quello dei tabacchi gli scambi potrebbe emergere e consentire così d’incassare all’erario circa 3 miliardi di euro solo dalle tasse sulle vendite. Lo Stato inoltre risparmierebbe circa 600 milioni spesi ogni anno da polizia, magistratura, e sistema carcerario per contrastare la vendita delle droghe. Secondo Rossi i circa 350mila nuovi addetti si avrebbero sia nei servizi di vendita, sia nella coltivazione.

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