Finalmente l'educazione civica torna obbligatoria: sarà materia di studio con voto in pagella
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Finalmente l'educazione civica torna obbligatoria: sarà materia di studio con voto in pagella

La Ministra dellʼIstruzione ha inviato a tutte le scuole le Linee guida per lʼinsegnamento della materia.

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24 Giugno 2020 - 13.10


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L’educazione civica torna tra i banchi di scuola. A partire dal prossimo anno scolastico, il 2020/2021, questo insegnamento, trasversale alle altre materie, sarà infatti obbligatorio in tutti i gradi dell’istruzione, a partire dalle scuole dell’infanzia. Il Ministero dell’Istruzione ha inviato a tutte le scuole le Linee guida per l’insegnamento della materia. Secondo quanto previsto dalla legge 92 del 2019, l’educazione civica avrà un proprio voto, con almeno 33 ore all’anno dedicate. Tre gli assi attorno a cui ruoterà la materia: lo studio della Costituzione, lo sviluppo sostenibile, la cittadinanza digitale.

Le Linee guida rappresentano un documento agile e di facile consultazione, attraverso il quale i dirigenti scolastici e gli insegnanti potranno dare seguito alle regole che entreranno in vigore a settembre.

 

Studio della Costituzione – Gli studenti approfondiranno innanzitutto lo studio della Carta costituzionale e delle principali leggi nazionali e internazionali. L’obiettivo sarà quello di fornire loro gli strumenti per conoscere i propri diritti e doveri, di formare cittadini responsabili e attivi che partecipino pienamente e con consapevolezza alla vita civica, culturale e sociale della loro comunità. 

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Sviluppo sostenibile – Gli alunni saranno inoltre formati su educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio, tenendo conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Rientreranno in questo asse anche l’educazione alla salute, la tutela dei beni comuni, principi di protezione civile. La sostenibilità entrerà, così, negli obiettivi di apprendimento. 

 

Cittadinanza digitale – Agli studenti saranno poi dati gli strumenti per utilizzare consapevolmente e responsabilmente i nuovi mezzi di comunicazione e gli strumenti digitali, in un’ottica di sviluppo del pensiero critico, sensibilizzazione rispetto ai possibili rischi connessi all’uso dei social media e alla navigazione in Rete, contrasto del linguaggio dell’odio. 

 

Nella scuola dell’infanzia, si dovrà prevedere, attraverso il gioco e le attività educative e didattiche, la sensibilizzazione delle bambine e dei bambini a concetti di base come la conoscenza e il rispetto delle differenze proprie e altrui, la consapevolezza delle affinità, il concetto di salute e di benessere. Ci saranno apposite misure di accompagnamento e supporto per docenti e dirigenti scolastici. 

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“In questi giorni – ricorda la ministra Lucia Azzolina – stiamo lavorando senza sosta alle Linee guida per la riapertura delle scuole nel prossimo mese di settembre, un lavoro complesso che stiamo portando avanti con gli stakeholder della scuola, con le Regioni e gli Enti locali e che chiuderemo questa settimana. So che sono molto attese. Stiamo tutti collaborando per il bene dei nostri studenti. Ma la riapertura – sottolinea – non è fatta solo di misure di sicurezza e di prevenzione del contagio. Stiamo guardando anche oltre. Dal prossimo settembre, troverà applicazione la legge sull’Educazione Civica. Vogliamo che le scuole siano preparate”. 

 

L’obiettivo è fare in modo che “le ragazze e i ragazzi, fin da piccoli, possano imparare principi come il rispetto dell’altro e dell’ambiente che li circonda, utilizzino linguaggi e comportamenti appropriati quando sono sui social media o navigano in rete. Realizzare questo documento e inviarlo alle scuole è un atto non solo amministrativo, ma anche profondamente simbolico. Ci dice che l’avvio del nuovo anno scolastico sarà non solo il momento del ritorno in classe, ma anche l’inizio di un nuovo cammino per portare la scuola nel futuro, rendendola più moderna, sostenibile, ancora più inclusiva”, aggiunge la ministra. 

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“Essenziale sarà anche la formazione degli insegnanti, sarà quindi una delle priorità su cui lavoreremo per l’avvio del nuovo anno scolastico. Solo così le difficoltà che stiamo affrontando a causa della pandemia saranno non solo un ostacolo da superare, ma un’occasione di miglioramento, uno stimolo a guardare avanti, per tutti”, conclude. 

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