Dopo 4 anni l'Egitto restituisce gli oggetti personali di Giulio Regeni. E per i colpevoli?
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Dopo 4 anni l'Egitto restituisce gli oggetti personali di Giulio Regeni. E per i colpevoli?

I cinque criminali in possesso dei quali furono trovati gli oggetti personali furono fatti passare come gli autori dell'omicidio: per gli investigatori italiani è stato però solo un tentativo di depistaggio.

Gli effetti personali di Giulio Regeni
Gli effetti personali di Giulio Regeni
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20 Giugno 2020 - 14.24


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Dopo 4 anni, l’unica cosa che l’Egitto ha restituito di Giulio Regeni sono stati gli effetti personali del giovane ricercatore ucciso nel Paese dove lavorava senza ancora un colpevole. Gli oggetti, secondo gli investigatori egiziani, furono sequestrati alla banda dei presunti killer, cinque criminali comuni uccisi in Egitto il 24 marzo di quattro anni fa.
Gli oggetti sono quelli mostrati in alcune foto dopo il blitz ai danni dei cinque malviventi: oltre al passaporto di Giulio e le tessere di riconoscimento dell’università di Cambridge e dell’università americana de Il Cairo anche alcuni presunti effetti personali come un marsupio rosso con lo scudetto dell’Italia, alcuni occhiali da sole (di cui due modelli da donna), un cellulare, un pezzo di hashish, un orologio, un bancomat e due borselli neri di cui uno con la scritta Love.
I cinque criminali in possesso dei quali furono trovati gli oggetti personali di Regeni furono fatti passare dall’autorità egiziane come gli autori dell’omicidio: per gli investigatori italiani è stato però solo un tentativo di depistaggio.
È probabile che i genitori di Giulio Regeni vengano convocati a breve dagli investigatori per effettuare un nuovo riconoscimento degli oggetti giunti da Il Cairo nelle scorse ore. In passato i genitori di Giulio, assisti dall’avvocato Alessandra Ballerini, hanno compiuto una perizia sulle foto dei presunti effetti personali del ricercatore da cui è emerso che solo i documenti di riconoscimento sono di Giulio mentre l’altro materiale, come ad esempio gli occhiali da donna e la droga, era forse funzionale ad avvalorare la falsa pista dell’omicidio a sfondo sessuale.

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