In Sicilia si progetta un nuovo modello di accoglienza per i migranti
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In Sicilia si progetta un nuovo modello di accoglienza per i migranti

Sarà istituito un elenco dei mediatori culturali. Provvedimento fortemente voluto dalla rete "L'isola che c'è

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13 Giugno 2020 - 11.37


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Promossa da “L’Isola che c’è”, in Sicilia si sta finalmente concretizzando una legge per la cooperazione, il diritto alla salute,  le imprese e l’associazionismo, il rafforzamento del ruolo dei mediatori culturali. Il disegno di legge . la cui stesura è stata avviata nel gennaio del 2019 – favorisce l’accoglienza e l’inclusione. Il progetto è riuscito a raccogliere l’adesione di parlamentari di diversi schieramenti politici, grazie ad un confronto serrato e aperto.
Il percorso di scrittura del testo di legge – come detto – è stato promosso da “L’isola che c’è”, la rete regionale formata da oltre sessanta realtà tra associazioni, fondazioni di comunità, imprese sociali, start-up, etc, che è riuscita nell’impresa con workshop
tematici di co-progettazione su temi come come l’agricoltura, il welfare e l’accoglienza. In cantiere anche collaborazioni su innovazione e sviluppo.
All’elaborazione dei contenuti del disegno di legge hanno contribuito tra i tanti, Fulvio Vassallo Paleologo (Università di Palermo, avvocato, esperto in diritti umani e immigrazione), Hassan Maamri (mediatore culturale), Fausto Melluso (Arci Sicilia), Santa Sicali (Psicologa, Croce Rossa), Mimma Argurio (Cgil Regionale), Emiliano Abramo (Comunità di Sant’Egidio), Sebino Scaglione (Passwork – Impresa Sociale), Paolo Amenta (Vicepresidente Anci Sicilia), Francesco Magnano (ex direttore Cara di Mineo), Don Carlo D’Antoni (sacerdote impegnato nell’aiuto ai
migranti a Siracusa), Leoluca Orlando (Presidente Anci), Simonetta Cascio (Presidente Arci Siracusa), Medea Ferrigno (Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto), Francesco Piro (già deputato all’Ars).
Alla stesura hanno partecipato costantemente anche i deputati Di Paola, Ciancio e Schillaci (M5s), Di Pasquale e Lupo (Pd) e Claudio Fava (100 Passi). Ed ancora, Sergio Lima in rappresentanza di ‘100 passi’.
Dicevamo dei workshop (due svoltisi a Palermo e uno a Siracusa), appuntamenti moderati dal gruppo di raccordo di volontari de “L’isola che c’è”, che hanno fatto radicare la consapevolezza di come non sia più possibile posticipare in Sicilia. una legge su Accoglienza e Inclusione, provvedimento che va a colmare una grave lacuna
nella legislazione di una Regione, quella siciliana, da sempre, ed oggi, crocevia di popoli e culture.
Figure centrali del provvedimento, i mediatori culturali, il cui ruolo è da regolamentare e rafforzare, visto che questi che assolvono l’importante funzione di attutire e ammortizzare l’impatto delle migrazioni. Per loro, il testo di legge prevede la costituzione di un apposito elenco a maggior tutela della loro professione.
La stesura del testo ha fatto tesoro delle esperienze positivamente già maturate in Sicilia, in particolare laddove sono stati sperimentati modelli virtuosi di accoglienza e integrazione che possono anche costituire opportunità economiche in zone depresse, anche per fornire risposte ai siciliani.

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