Tanti, i forzati della movida, hanno dimenticato. Ma i camion militari che portavano via le troppe bare che non entravano pù nelle chiese e negli obitori sono solo di poche settimane fa.
E c’è chi non dimentica: a Bergamo il Coronavirus è arrivato con lo stesso effetto di un “uragano”. Lo ha sottolineato il vescovo Francesco Beschi intervenendo al Meeting dei giornalisti cattolici e non via streaming. “Sembravano giorni senza fine- ha ricordato il presule- E tutte quelle file di ambulanze a sirene spiegate e dall’altra parte la compostezza di tante persone nello svolgere il proprio dovere”.
Il vescovo di Bergamo ha detto che si è chiaramente percepita “l’ombra della morte che si allungava sulla nostra terra con tutto quello che rappresenta la morte”. Davanti a questo quadro devastante, monsignor Beschi ha ricordato l’elemento di solidità: “l’uragano devasta ma c’è stata tanta solidarietà “.
Argomenti: covid-19