La Chiesa di San Giuseppe a Seriate, in provincia di Bergamo, sarà ricordata come uno dei simboli di questa pandemia, per avere ospitato tanti feretri (più di 400) in attesa di essere portati altrove dai camion dell’esercito. Ora si sta preparando per riaprire le messe per i fedeli, da dopodomani e all’aperto per rispettare le misure di sicurezza: “Non è semplice tornare a celebrare andando col pensiero a tutte quelle bare – osserva don Mario Carminati, parroco di Seriate – Quelle immagini di morte saranno sempre con noi”.
E’ stato così anche domenica scorsa quando nella tensostruttura attigua alla chiesa sono stati ricordati con una messa molto toccante tutti i morti che venivano portati nella chiesa di San Giuseppe quando al cimitero non c’erano più posti. “Si sovrapponevano le immagini della tragedia – ricorda il parroco – con i lumini che ricordavano i morti. Li abbiamo ricordati uno ad uno, coi loro nomi”.
Da lunedì la chiesa tornerà ad accogliere i fedeli nel rispetto delle norme anti contagio con celebrazioni alle 7 alle 8 e alle 9; il pomeriggio alle 17 e alle 18 previa igienizzazione tra una messa e l’altra. La domenica le celebrazioni saranno all’aperto nella tensostruttura.
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