Considerando che già potrebbero esserci eventuali contagi che riguardano la Fase 2 (l’incubazione va da 5 a 14 giorni circa) iniziata il 4 maggio, i segnali sono buoni: sono 153 i morti da coronavirus delle ultime 24 ore (31.763 in tutto) , mentre i nuovi casi sono 875 secondo gli ultimi dati della Protezione civile. Attualmente i positivi sono 1.833 in meno rispetto a ieri, mentre il numero complessivo dei dimessi e dei guariti sale a 122.810, cioè 2.605 in più in un giorno. In terapia intensiva si contano 33 persone in meno. In tutto i pazienti ricoverati sono 10.400.
Il bollettino della Protezione Civile
Continua l’impegno del Dipartimento nelle attività di coordinamento di tutte le componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile.
In particolare, nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 16 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 224.760 con un incremento rispetto a ieri di 875 nuovi casi.
Il numero totale di attualmente positivi è di 70.187, con una decrescita di 1.883 assistiti rispetto a ieri.
Tra gli attualmente positivi, 775 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 33 pazienti rispetto a ieri.
10.400 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 392 pazienti rispetto a ieri.
59.012 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 153 e portano il totale a 31.763. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 122.810, con un incremento di 2.605 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 27.679 in Lombardia, 10.702 in Piemonte, 5.852 in Emilia-Romagna, 4.162 in Veneto, 2.943 in Toscana, 2.533 in Liguria, 4.022 nel Lazio, 2.657 nelle Marche, 1.710 in Campania, 2.104 in Puglia, 345 nella Provincia autonoma di Trento, 1.659 in Sicilia, 680 in Friuli Venezia Giulia, 1.423 in Abruzzo, 343 nella Provincia autonoma di Bolzano, 81 in Umbria, 415 in Sardegna, 75 in Valle d’Aosta, 474 in Calabria, 215 in Molise e 113 in Basilicata.
Arcuri: 30 milioni di mascherine chirurgiche a farmacie e parafarmacie
“Per garantire agli italiani sempre più mascherine chirurgiche, a 50 centesimi abbiamo deciso di aumentare a 30 milioni la nostra nuova fornitura alle farmacie e parafarmacie”.
Lo ha dichiarato il commissario Domenico Arcuri. Complessivamente, il commissario e le due associazioni di distributori per il tramite delle aziende associate, garantiranno alle farmacie circa 20 milioni di mascherine chirurgiche alla settimana.
“Tra poche ore – ha aggiunto Arcuri – inizia il periodo più delicato della cosiddetta ‘fase 2’ e quindi, come da tempo preventivato, siamo pronti a compiere uno sforzo straordinario nella distribuzione di mascherine chirurgiche. I 30 milioni di mascherine alle farmacie e parafarmacie si sommano alla nostra quotidiana fornitura alle regioni, alla sanità, ai servizi pubblici essenziali, al trasporto pubblico locale, alle Rsa pubbliche e private, alle forze dell’ordine e a quelle che abbiamo consegnato alla grande distribuzione, con cui abbiamo firmato un accordo, del quale siamo sin dall’inizio molto soddisfatti.”
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