Le donne dell'Anpi in difesa di Silvia Romano: "Contro di lei attacchi razzisti, ma soprattutto sessisti"

La nota delle donne dell'associazione: "Mai, in passato, per ostaggi uomini liberati grazie ad un pagamento (alcuni poi anche convertiti ad altre religioni), c'è stata una così violenta aggressione"

Silvia Romano
Silvia Romano
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

13 Maggio 2020 - 14.54


ATF AMP

Una ferma condanna agli insulti a Silvia Romano arriva dal Coordinamento Nazionale Donne Anpi: “Sono attacchi non solo razzisti, ma anche e soprattutto sessisti. Mai, in passato, per ostaggi uomini liberati grazie ad un pagamento (alcuni poi anche convertiti ad altre religioni), c’è stata una così violenta aggressione e un tentativo così marcato di delegittimazione. Sotto accusa il modo di vestire di Silvia, la conversione, il riscatto, persino la sua felicità per il ritorno a casa e il suo sorriso. Silvia resta una giovane donna coraggiosa e generosa che si è messa al servizio dei bambini di un orfanotrofio in Kenya. Un meraviglioso esempio di solidarietà e altruismo, valori fondamentali del vivere civile. Silvia resta una donna libera in tutte le scelte personali, intime e pubbliche. Suscita in noi tutte, e nella maggioranza delle italiane e degli italiani, una grande ammirazione e gratitudine per l’attività di volontariato concreto, per come ha resistito alla lunga prigionia, per la forza e la risolutezza che ha dimostrato e continua a dimostrare. Noi antifasciste e resistenti siamo state felici di averla rivista viva .- grazie all’impegno del Governo – e abbracciare commossa i genitori, la sorella, la famiglia e quanti volendole bene l’aspettavano con ansia. All’affetto, alla felicità e al sollievo di quella famiglia, si aggiunga il nostro grande abbraccio”. 

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version