Trovato l'accordo sulle mascherine fra Governo e farmacisti

Trovato l'accordo di distribuzione di 10 milioni di pezzi che i farmacisti pagheranno meno del prezzo di vendita fissato a 50 centesimi

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7 Maggio 2020 - 07.34


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Un accordo per la distribuzione di altri 10 milioni di mascherine alle farmacie, che saranno vendute al pubblico a 50 centesimi più iva. È l’intesa che, a quanto si apprende, sarà siglata nelle prossime ore tra il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, Federfarma e l’Associazione Distributori di Farmaci (Adf). Secondo l’accordo, i farmacisti pagherebbero a 38-40 centesimi le mascherine all’ingrosso, con un guadagno di circa 10 centesimi alla vendita per ognuna, raddoppiato rispetto ai mesi precedenti all’ emergenza.

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Un patto, una tregua, su un nodo delicatissimo. Le mascherine ‘di Stato’ – quelle garantite al prezzo calmierato di 50 centesimi più iva – sono ancora introvabili. A confermare la carenza nei negozi – oltre alle segnalazioni di associazioni, cittadini e delle stesse farmacie – era stata ieri anche Federdistribuzione. Dopo l’intesa con supermercati, farmacie e presto con i tabaccai, le stime erano di centomila punti vendita dei dispositivi in tutta Italia: uno ogni 600 abitanti. E invece, quelle economiche e monouso, sembrano già sparite. Altra emergenza che era emersa riguardava la fornitura di dpi alle persone più povere, a chi non ha nemmeno quei 50 centesimi: il governo sarebbe al lavoro su una norma per garantire la fornitura di mascherine gratis a chi è in difficoltà economica. Per l’intervento dovrebbero essere stanziati fondi ad hoc nel decreto di maggio.

Tra le città più ‘a secco’ di mascherine ci sono Milano, Napoli, Bari e Palermo. Ma anche in tanti negozi e supermercati della Capitale quelle a 50 centesimi sono merce rara. “Quelle le abbiamo già finite da tempo”, spiegano i commessi in alcuni market. “In realtà – sottolinea il titolare di due farmacie, in provincia di Bari e di Foggia – gli unici che ci consentono un minimo di guadagno sono i grossisti, che le vendono a noi a 40 centesimi, ma ormai hanno esaurito le scorte”. “Ieri – aggiunge – ne ho avute solo 50 e le ho vendute in cinque minuti. Oggi me ne arrivano altre 30 e sono già tutte prenotate”. Un ulteriore tentativo di aiuto ai cittadini è arrivato dall’Agenzia delle Entrate, che dà diritto allo sconto del 19% in dichiarazione dei redditi, per l’acquisto di mascherine con marcatura CE. Fino al patto di stamani fra Governo e farmacisti.

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