La lezione di Don Ciotti: "La libertà o è di tutti o non è libertà"
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La lezione di Don Ciotti: "La libertà o è di tutti o non è libertà"

Il fondatore di Libera: "Questo 25 aprile rappresenti una svolta, un motore di speranza e cambiamento, per dire basta alla guerra e alla devastazione ambientale"

Don Luigi Ciotti
Don Luigi Ciotti
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25 Aprile 2020 - 17.11


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“La memoria deve trasformarsi in impegno”. Questo il messaggio del fondatore di Libera contro le mafie, Don Luigi Ciotti, che continua: “La libertà che ci ha consegnato la Resistenza, la libertà della democrazia, è una responsabilità di costruire il bene comune, di garantire a tutti casa, lavoro, istruzione, sanità. Diritti fondamentali, che sono le premesse di una vita dignitosa e libera. Della libertà troppi hanno fatto un uso egoista se non criminale, come dimostrano le ingiustizie e le disuguaglianze. Questo 25 aprile rappresenti una svolta, un motore di speranza e cambiamento, per dire basta alla guerra e alla devastazione ambientale. Un cambiamento per liberarci dalle mafie, dalla corruzione, dalle armi, da un sistema economico selettivo e ingiusto, che alimenta povertà, disoccupazione e disperazione.

Pensiamo all’olocausto dei migranti, vittime dell’egoismo e dell’indifferenza politica. Serve un cambiamento che venga da dentro, dalle nostre coscienze vive e inquiete, ribelli all’ingiustizia e alla vergogna. La libertà o è di tutti o non è libertà. E la libertà in Italia, in gran parte, deve essere ancora liberata”. 

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