A Milano si seppelliscono al campo 87 i morti che nessuna famiglia ha reclamato
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A Milano si seppelliscono al campo 87 i morti che nessuna famiglia ha reclamato

Sono i defunti non ancora reclamati (e forse mai lo saranno) dalle famiglie a causa del lockdown. Ma i parenti potranno reclamare i loro morti

La fossa comune di Milano
La fossa comune di Milano
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22 Aprile 2020 - 07.00


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È il campo 87 del cimitero Maggiore di Milano a Musocco ad essere stato scelto come luogo in cui saranno seppelliti i morti di Covid-19 di cui nessuno ha finora chiesto le spoglie.  Vuoi perché sono tutti bloccati dalle restrizioni nazionali, oppure perché chi è morto non aveva nessuno. In questo campo il comune guidato da Beppe Sala ha potuto ordinare una piccola benedizione per le salme.

Non ci saranno monumenti funebri al campo 87 di Musocco. Saranno tutte croci uguali e il campo diventerà un prato per almeno due anni dall’ultima sepoltura. E’ l’ordine del Comune di Milano perché davanti alla tragedia del Covid-19 tutte le vittime sono uguali. “Abbiamo perso tanti figli di Milano”, ha detto il sindaco andando alcuni giorni fa a rendere omaggio alle vittime.

Quasi come a New York – Ed è una scelta obbligata per le grandi metropoli. Anche a New York l’amministrazione guidata da Bill De Blasio ha riunito ad Hart Island tutte le bare delle persone morte da coronavirus e che nessuno ha potuto o voluto reclamare. Immagini che hanno impressionato il mondo intero.

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I parenti potranno reclamare i propri defunti – Ma Milano non è New York: finita la fase di lockdown, i parenti delle vittime potranno andare dai propri cari e reclamare il feretro. Potranno trasportarlo nella città d’origine, farlo tumulare in altro cimitero o cremarlo. Per non lasciare i corpi negli obitori, il comune si è accollato le spese della prima sepoltura, un gesto di umanità verso coloro che, come ha detto il sindaco, sono “figli di Milano” caduti durante la guerra al coronavirus.

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