La fotografia dell'Istat che potrebbe svelare quanti sono i reali decessi: +20% rispetto a 2015/19

Fra i Comuni maggiori, in particolare, in testa a questa triste classifica c’è Bergamo, che segna un +382,8% di decessi.

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17 Aprile 2020 - 10.06


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Si registra un “aumento dei morti pari o superiore al 20 per cento nel periodo 1 marzo- 4 aprile 2020 rispetto al dato medio dello stesso periodo degli anni 2015-2019”. Lo afferma l’Istat nell’ultimo aggiornamento dei dati “anticipatori parziali relativi a una lista di comuni (1.689) che viene ampliata settimanalmente e che in alcun modo possono essere considerati un campione rappresentativo della intera popolazione italiana”.

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L’emergenza coronavirus fa sballare i dati Istat sul totale dei decessi, in particolare nei Comuni più colpiti dall’epidemia da Covid-19. Nell’ultimo aggiornamento, svolto su un campione di 1.689 Comuni, l’Istituto prende in considerazione il numero di morti tra il 1 marzo e il 4 aprile scorsi con lo stesso periodo dello scorso anno.
Fra i Comuni maggiori, in particolare, in testa a questa triste classifica c’è Bergamo, che segna un +382,8% di decessi. Seguono Crema (+322%) e Piacenza (+309,1%). E Poi Cremona, con un +286,6% di morti, Lodi (+261,5%) e Brescia (+203,8%). Oltre il 100% di decessi ci sono anche città come Parma (+164,3%), Biella (+154,5%), Imperia (+ 127,5%) e Aosta (+102%). A Como, in poco più di un mese, si registra invece un +86,4% del numero dei morti, seguono Varese (+70%), Genova (+54,4%) e Milano (+49,3%).

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