L'accusa dei missionari comboniani: "Il decreto che ha chiuso i porti è criminale"
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L'accusa dei missionari comboniani: "Il decreto che ha chiuso i porti è criminale"

La dichiarazione della Commissione Giustizia&Pace: "Questo ci addolora ancora di più in un tempo in cui ormai parliamo solo della pandemia e siamo attanagliati da paura e chiusura"

Una manifestazione a San Pietro in difesa dei diritti dei più deboli
Una manifestazione a San Pietro in difesa dei diritti dei più deboli
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13 Aprile 2020 - 09.48


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Non importa chi sta al governo. Importano le azioni che si fanno.
E se ci sono persone che muoiono perché lasciate senza soccorsi è qualcosa di inaccettabile.
“In queste ore in cui come cristiani e missionari celebriamo nel mondo, in modalità certo stranissime, la festa della Pasqua, che significa liberazione dalle schiavitù della storia, nel Mediterraneo l’ong Sea Watch denuncia il naufragio di un gommone tra Malta e Tripoli. Ci sono dei morti e, al momento, non sappiamo quanti. Ma è una tragedia annunciata già da ieri dalla stessa ong che aveva segnalato la presenza di 4 barche in pericolo. ‘Lasciati morire soli nel giorno di Pasqua da un’Europa che parla a vuoto di solidarietà verso le persone che soffrono’ tuona la ong oggi. Questo ci addolora ancora di più in un tempo in cui ormai parliamo solo della pandemia e siamo attanagliati da paura e chiusura. Tre giorni fa un criminale decreto interministeriale ha chiuso di fatto i porti italiani fino al 31 luglio appellandosi all’emergenza coronavirus”.
Così la Commissione Giustizia&Pace dei Missionari Comboniani su ‘Nigrizia’.

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