Il Sud scrive a Provenzano: "Per il Terzo settore sconvolto dal virus servono maggiori interventi"
Top

Il Sud scrive a Provenzano: "Per il Terzo settore sconvolto dal virus servono maggiori interventi"

Da Napoli ad Agrigento, una lettera aperta al Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano.

Giuseppe Provenzano
Giuseppe Provenzano
Preroll

globalist Modifica articolo

30 Marzo 2020 - 20.47


ATF

Da Napoli ad Agrigento, una lettera aperta al Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano. A sottoscriverla, le fondazioni di Comunità del Mezzogiorno d’Italia che hanno promosso anche una raccolta di firme su Change.org.
Ecco la lettera:
Signor Ministro, le Fondazioni di Comunità del Sud si rivolgono a Lei, che ha mostrato grande attenzione alla necessità di favorire percorsi di coesione sociale nelle regioni meridionali, affinché dia seguito alla proposta lanciata dal presidente della Fondazione CON IL SUD, Carlo Borgomeo che punta ad evitare che la dura crisi sanitaria, economica, sociale, specialmente al Sud, diventi ancora più drammatica e irreversibile nel prossimo futuro. La crisi e le misure di contenimento del virus stanno determinando conseguenze devastanti per le persone più fragili: dai minori, alle donne vittime di violenza; dai disabili alle famiglie dei detenuti; dai senzatetto ai migranti; dagli anziani non autosufficienti alle vittime di usura. Il Terzo settore è in prima linea nei servizi di assistenza sociale e di prossimità, spesso colmando grandi lacune del pubblico. E proprio le organizzazioni non profit meridionali, nel complesso meno strutturate e con una già precaria situazione finanziaria, sono quelle più esposte. Il rischio è di perderle e di far saltare un welfare comunitario che faticosamente si sta costruendo e rafforzando al Sud, con una crisi di portata ancora maggiore per tantissime, troppe famiglie e con una dispersione del capitale sociale. Come Fondazioni di Comunità abbiamo capito che l’infrastrutturazione dei legami e la partecipazione alla cittadinanza piena passa anche attraverso l’opera di quel terzo settore, che necessita di riconoscimento e sostegno. Di fatto, le recenti misure adottate dal governo non sono sufficienti per il Terzo settore e le dimensioni della crisi suggeriscono interventi più consistenti. È il momento di realizzare un’operazione straordinaria, mediante la concessione di contributi a fondo perduto a valere sui fondi strutturali da erogare non selezionando progetti, ma alle organizzazioni con consolidata esperienza e radicamento nei territori.
Firmato:
Fondazione di Comunità San Gennaro, Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, Fondazione della Comunità Salernitana, Fondazione di Comunità di Messina, Fondazione di Comunità Val di Noto, Fondazione di Comunità del Salento, Fondazione di Comunità di Agrigento e Trapani

Leggi anche:  Inchiesta mascherine, la Procura chiede 1 anno e 4 mesi di carcere per Domenico Arcuri: le accuse dei Pm
Native

Articoli correlati