L'insegnamento di Francesco: "Anche l'emarginazione del povero è morte".
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L'insegnamento di Francesco: "Anche l'emarginazione del povero è morte".

Nell'Angelus in collegamento streaming dalla Biblioteca Apostolica per l'emergenza coronavirus il Papa è tornato è tornato a parlare gli ultimi

Il Papa recita dell'Angelus dalla Biblioteca Apostolica
Il Papa recita dell'Angelus dalla Biblioteca Apostolica
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29 Marzo 2020 - 10.28


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Coronavirus ma c’è solo quel problrma. Tutti gli altri che c’erano prima restano: “Anche l’emarginazione del povero è morte”.
Lo denuncia il Papa, prima della recita dell’Angelus, in collegamento streaming dalla Biblioteca Apostolica per l’emergenza coronavirus. Il Pontefice invita ognuno a stare “vicino a chi è nella va prova”. Bergoglio, commentando in particolare il Vangelo del giorno dedicato alla risurrezione di Lazzaro, sottolinea che qui “tocchiamo con mano che Dio è vita e dona vita, ma si fa carico del dramma della morte”.
“Gesù – dice Francesco- avrebbe potuto evitare la morte dell’amico Lazzaro, ma ha voluto fare suo il nostro dolore per la morte delle persone care, e soprattutto ha voluto mostrare il dominio di Dio sulla morte. Nel Vangelo vediamo che la fede dell’uomo e l’onnipotenza dell’amore di Dio si cercano e infine si incontrano. Lo vediamo nel grido di Marta e Maria e di tutti noi con loro: ‘Se tu fossi stato qui!…’. E la risposta di Dio non è un discorso, è Gesù: ‘Io sono la risurrezione e la vita… Abbiate fede! In mezzo al pianto continuate ad avere fede, anche se la morte sembra aver vinto. Togliete la pietra dal vostro cuore! Lasciate che la Parola di Dio riporti la vita dove c’è morte'”.
Ricorda quindi il Pontefice che “Dio non ci ha creati per la tomba, ci ha creati per la vita, bella, buona, gioiosa”. Da qui il suo monito: “Siamo chiamati a togliere le pietre di tutto ciò che sa di morte: l’ipocrisia con cui si vive la fede, è morte; la critica distruttiva verso gli altri, è morte; l’offesa, la calunnia, è morte; l’emarginazione del povero, è morte. Il Signore ci chiede di togliere queste pietre dal cuore, e la vita allora fiorirà ancora intorno a noi. Cristo vive, e chi lo accoglie e aderisce a Lui entra in contatto con la vita. Senza Cristo, o al di fuori di Cristo, non solo non è presente la vita, ma si ricade nella morte”.

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