Lamorgese: "Ognuno deve essere responsabile di se stesso per fermare il contagio"
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Lamorgese: "Ognuno deve essere responsabile di se stesso per fermare il contagio"

La ministra dell'interno a Skytg24: "La speranza è che per questa estate saremo fuori da emergenza"

La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese
La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese
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28 Marzo 2020 - 15.59


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Lei è la responbsabile dell’ordine pubblico, ossa colei che presiede tutte le operazioni di vigilanza sul rispetto delle regole per il coronavirus.
“La speranza è che per questa estate saremo fuori da emergenza”. Così a ‘L’Intervista di Maria Latella’ su Sky Tg24 il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. “La gran parte degli italiani – spiega ancora la ministra – ha avuto e dimostrato il senso di responsabilità necessario in questo momento, perché ognuno deve essere il controllore di sé stesso per evitare che il contagio si propaghi con situazioni di irresponsabilità. Oggi posso dire che i numeri dimostrano che con il tempo gli italiani si sono resi più conto delle difficoltà che stiamo vivendo e sono, quindi, più rispettosi delle regole”.
”Lo vedo anche dai numeri che abbiamo in questo momento perché, da quando con l’ultimo decreto della scorsa settimana abbiamo sostituito la sanzione penale con una sanzione amministrativa – ha ricordato – i numeri si sono notevolmente ridotti rispetto ai primi controlli che venivano fatti”.
“La solidarietà verso le famiglie in difficoltà – continua Lamorgese rispondendo a una domanda sull’eventualità di presidi davanti a supermercati e banche per dissuadere possibili gesti che potrebbero anche essere manipolati dalla criminalità organizzata – è una strada obbligata per lo Stato. Ma è anche certo che lo Stato ha come primo dovere quello di contrastare e perseguire qualsiasi comportamento illegale e che possa turbare e avere delle ricadute sull’ordine e la sicurezza pubblica. Quindi lo faremo con la fermezza ma anche comprendendo il momento di difficoltà di questo Paese”.
“Sono seriamente preoccupata della situazione generale che si sta man mano delineando – ha continuato Lamorgese rispondendo a una domanda sui primi segnali di insofferenza da parte dei cittadini -, come Governo è stato fatto tanto perché abbiamo messo a disposizione 11 miliardi per la cassa integrazione e spero che queste risorse arrivino quanto prima perché sono un segnale importante”.
“I cittadini hanno delle esigenze primarie di cui lo Stato non può che farsi carico e lo stiamo facendo – ha assicurato – A fronte di una parte di cittadini per cui sono state previste delle tutele c’è un’altra parte di cittadini italiani che non hanno un lavoro fisso o e che vuole avere dei riscontro oggettivo in termini di risorse. Credo che anche il mondo del volontariato e del terzo settore possa offrire delle soluzioni, e lo Stato deve essere presente anche in questa partita”.
“Oggi – ha spiegato ancora il ministro – lanciamo l’app YouPol che è un sistema per cui le donne o coloro che sono testimoni di violenza domestica possono, con un semplice clic dal proprio cellulare, essere geolocalizzati dalla questura del territorio di competenza con un intervento immediato”. “Lo Stato c’è sempre, anche in queste situazioni in cui il fatto di essere costretti in casa può determinare casi di violenza che non sempre si è in grado di denunciare. Questo è un ulteriore aiuto alle persone più deboli e più fragili del nostro Paese”, ha sottolineato.
“Questo – ha continuato parlando di Ue – è il momento in cui l’Europa deve dare un segnale di unità e solidarietà, perché il Coronavirus ha colpito tutta l’Europa e non solo. Questo è il momento di prendere delle decisioni, anche da un punto di vista economico e finanziario, che possano far sentire l’unità di un’Europa che tante volte, anche su altri versanti, non è stata del tutto solidale. Oggi abbiamo un’opportunità da non perdere, che è quella di essere tutti uniti per un solo fine”.

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