Nel Lazio blindata anche Nerola: è zona rossa
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Nel Lazio blindata anche Nerola: è zona rossa

Nella casa di riposo, 16 su 40 operatori sanitari e 56 su 63 ospiti sono risultati positivi.

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26 Marzo 2020 - 10.44


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Nuova zona rossa nel Lazio, dopo Fondi: si tratta di Nerola, cittadina blindata a seguito della diffusione dei contagi nella casa di riposo Santissima Maria Immacolata. Nella struttura, 16 su 40 operatori sanitari e 56 su 63 ospiti sono risultati positivi. Il divieto di allontanamento dal territorio del comune sarà in vigore fino all′8 aprile.

«In relazione ai casi riscontrati negli ultimi giorni – fanno sapere il vicepresidente della Regione Lazio Leodori e l’assessore alla Sanità D’Amato – tutti riconducibili alla casa di riposo Santissima Maria Immacolata di Nerola, dove su 40 operatori sanitari 16 sono risultati positivi al test e delle 63 persone, presenti all’interno della struttura, 56 sono risultate positive al test e di queste 26 risultano residenti nel Comune per un’incidenza pari al 13,3 per mille abitanti. In relazione a queste condizioni verificatesi e alle misure già adottate di completo svuotamento della casa di riposo, è stato deciso, sentito il Prefetto e il Sindaco e per le vie brevi il Comitato tecnico scientifico del Dipartimento della Protezione civile nazionale di ordinare con decorrenza immediata e sino all’8 aprile il divieto di allontanamento dal territorio del comune di Nerola da parte di tutte le persone presenti».

Le nuove misure prevedono la chiusura di tutti i cantieri di lavoro, dei parchi pubblici, degli orti comunali, delle aree sportive a libero accesso, il blocco di tutte le attività commerciali (eccetto quelle giudicate essenziali), la sospensione delle attività degli uffici pubblici fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità, la soppressione delle attività lavorative per le imprese a esclusione di quelle che erogano servizi essenziali.

Le residenze e le case di riposo sono in emergenza in tutto il Lazio: altre tre, situate a Roma, a Guidonia e a Civitavecchia, richiedono infatti la massima attenzione. La situazione di queste strutture «sta diventando molto seria – aveva detto l’assessore – e bisogna mantenere alto il livello di attenzione soprattutto in riferimento alla gestione degli ospiti che non possono essere non autosufficienti, e per le misure di protezione adottate».

Intanto nelle ultime 24 ore i contagi da Covid-19 nel Lazio rallentano: 173 i positivi con un trend del 10%, ieri erano stati 188. Molte strutture ospedaliere di Roma e della regione stanno adibendo intere aree alla gestione di pazienti con coronavirus, e diversi reparti di ostetricia e ginecologia stanno garantendo il parto in sicurezza per donne positive. Ed è quasi pronto il Covid Hospital 4 di Tor Vergata: è stato completato lo svuotamento della torre 8 per renderlo operativo con 80 posti entro il 31 marzo.

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