Roma ancora non capisce: passeggiate a Ponte Milvio e lungo il Tevere, l'ira di Burioni e della sindaca Raggi
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Roma ancora non capisce: passeggiate a Ponte Milvio e lungo il Tevere, l'ira di Burioni e della sindaca Raggi

Roberto Burioni pubblica delle delle foto - poi rimosse - in cui si vedono tante persone sulle rive del Tevere. Virginia Raggi che ha annunciato di aver mandato delle pattuglie.

Testimonianze da Roma
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15 Marzo 2020 - 16.27


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Purtroppo, dopo quasi una settimana di quarantena, sembra che qualcuno non abbia ancora capito la gravità della situazione. Non bastano gli appelli disperati dalla Lombardia, focolaio d’Italia, che avvertono di una situazione ormai al collasso: il fatto che il virus sia invisibile e meno diffuso a Roma sembra bastare come scusa a molti cittadini della capitale che violano il decreto, approfittando di quelle minime aperture consentite per muoversi fuori di casa: fare la spesa, fare sport e portare il cane a passeggio. 
Tecnicamente queste attività possono essere svolte, anche se è necessario portare con sé l’autocertificazione. Ma queste non sono considerate violazioni, se svolte con cognizione e attenzione a rispettare le cautele: indossare guanti, mascherine (per chi le ha, anche se – ricordate – a meno che non siano quelle specifiche, le mascherine generiche non proteggono dal virus) e tenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone. E soprattutto, queste attività vanno svolte velocemente.
Ma a quanto pare per alcune persone la passeggiatina è più importante del bene comune. Roberto Burioni questa mattina pubblica delle foto – poi rimosse, per la privacy – in cui si vedono tante persone sulle rive del Tevere. La foto è stata commentata dalla sindaca Virginia Raggi che ha annunciato di aver mandato delle pattuglie e di aver intensificato i controlli. 
Ma non è finita: altre testimonianza arrivano da Ponte Milvio dove questa mattina in molti, con la scusa del cane o della corsetta, si sono dati appuntamento. Distanza di un metro non rispettata, nessuna mascherina, nessun guanto, niente precauzioni. 
È difficile, lo sappiamo. Ma fare i furbi è una mancanza di rispetto non solo per i medici e gli infermieri che stanno combattendo il virus, ma anche per tutti i cittadini italiani responsabili che questa sfida la stanno affrontando con serietà. Il senso della quarantena è contenere il virus, far sì che non trovando più corpi umani da infettare muoia e sparisca dal nostro paese. Non è difficile da comprendere. Cerchiamo di fare uno sforzo. 

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