Papa Francesco e il coronavirus: "Grazie ai sacerdoti che non fanno come don Abbondio"
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Papa Francesco e il coronavirus: "Grazie ai sacerdoti che non fanno come don Abbondio"

Francesco all'Angelus come gesto esemplare ha citato Mario Delpini arcivescovo di Milano, che nei giorni scorsi è salito solo, sul tetto del Duomo, per pregare davanti alla statua della Madonnina

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15 Marzo 2020 - 11.50


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Ai tempi del coronavirus, gli uomini di Chiesa, dai cardinali e i vescovi, dai parroci a tutti i sacerdoti, non facciano come don Abbondio, il prete codardo e pusillanime descritto nel romanzo di Alessandro Manzoni, ‘I Promessi Sposi’, ma trovino creatività e coraggio per infondere con le loro azioni e i loro gesti l’esempio e la forza della fede. E’ il monito di Papa Francesco, prima della recita dell’Angelus dalla biblioteca del palazzo Apostolico in Vaticano.
Il Pontefice esalta “i sacerdoti che mostrano zelo apostolico e che hanno capito bene che in tempi di pandemia non si deve fare il ‘don Abbondio’…” e ringrazia “la creatività dei sacerdoti, di cui mi arrivano tante notizie, specie dalla Lombardia molto colpita dalla pandemia, di vicinanza al loro popolo affinché non si senta abbandonato”.
Come gesto esemplare, il Papa propone quello compiuto da monsignor Mario Delpini arcivescovo di Milano, che nei giorni scorsi è salito solo, sul tetto del Duomo, per pregare davanti alla statua della Madonnina, il simbolo per tutti i milanesi; e che oggi ha celebrato la messa nella chiesa all’interno all’ospedale Policlinico di Milano.

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