Il Viminale elimina i dubbi: non c'è un divieto di uscire per una passeggiata

Chi esce di casa per prendere aria, per portare fuori il cane, per andare dal tabaccaio o in edicola non è passibile di sanzione. Ma meglio restare il più possibile a casa

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12 Marzo 2020 - 18.28


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Bisogna stare a casa ma non siamo agli arresti domiciliari: è possibile uscire per fare una passeggiata? In tempi di divieti per l’emergenza coronavirus è questa la domanda che tutti si pongono. Di fatto nei decreti finora emanati dal governo non c’è un divieto assoluto di passeggiata.

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Fonti del Viminale confermano che chi esce di casa per prendere aria, per portare fuori il cane, per andare dal tabaccaio o in edicola non è passibile di sanzione. Anche la protezione civile spiega che non esiste un “divieto di passeggiata” tout court. C’è, tuttavia, un forte invito a restare in casa.
Anche per chi circola a piedi servirà comunque l’autocertificazione per indicare lo spostamento che si sta effettuando: da quale luogo si proviene a quello in cui si è diretti. Se si è sprovvisti del documento, le forze dell’ordine hanno comunque il foglio da consegnare all’interessato, che lo compilerà sul posto. Le attività motorie all’aperto restano consentite, a patto che le si svolga da soli.
 “Si deve evitare di uscire di casa”. E’ questo quello che si legge nei decreti del governo per fronteggiare il diffondersi del Covid-19. Gli unici spostamenti consentiti sono quelli dettati dai quattro validi motivi: lavoro inderogabile, necessità (spesa o farmacia), salute e rientro al proprio domicilio.

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