Coronavirus, i virologi smorzano i toni: "Frenata dei contagi? È troppo presto per dirlo"
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Coronavirus, i virologi smorzano i toni: "Frenata dei contagi? È troppo presto per dirlo"

I virologi Giovanni Rezza e Fabrizio Pregliasco: "Bisogna mantenere le misure adottate e casomai estenderle. Potrebbero anche esserci nuovi focolai"

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3 Marzo 2020 - 10.25


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Il problema vero del cercare di raccontare come procede l’emergenza Coronavirus in Italia è la grande discrepanza tra le affermazioni delle autorità. E se stamattina Borrelli ha dichiarato che ‘i dati sono confortanti’, confermando di fatto la ‘frenata’ nei contagi, non sono d’accordo Giovanni Rezza, dirrettore del Dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, e Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano. 
“Con 1835 casi positivi a ieri pomeriggio, 258 in più del giorno precedente, è troppo presto per parlare di una frenata dei contagi in Italia. Dobbiamo monitorare attentamente la situazione, ribadire che occorre mantenere le misure adottare e valutare se estenderle ad altri focolai. Preoccupano infatti alcuni comuni nella Bergamasca e nella provincia di Pesaro” sostiene Rezza. 
Gli fa eco Pregliasco: “

Bisogna insistere con queste misure, un po’ come quando si sta prendendo un antibiotico: bisogna andare fino in fondo per non comprometterne l’efficacia”. Dunque occorre “insistere e resistere, per non lasciare il coronavirus libero di circolare”. “Per ottenere la riduzione dei contagi sono cruciali anche le scelte dei singoli – ricorda Pregliasco – e non solo nelle zone rosse. Un po’ di asocialità in questo periodo può servire allo scopo”.

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