Coronavirus, primo caso a Torino, i contagiati in Italia salgono a 62
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Coronavirus, primo caso a Torino, i contagiati in Italia salgono a 62

Si tratta di un uomo di 40 anni, l'intera famiglia è stata messa in isolamento. A Torino altre 15 persone stanno aspettando i risultati dei test

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22 Febbraio 2020 - 09.12


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C’è un primo caso di Coronavirus a Torino: si tratta di un italiano di 40 anni che ha avuto contatti con i casi in Lombardia. Lo ha confermato il test eseguito all’ospedale Amedeo di Savoia. 
Per il momento l’uomo accusa solo una lieve febbre. L’intera famiglia è stata messa in quarantena, e altre 15 persone stanno venendo testate per accertamenti. Il numero dei contagiati in Italia è salito in serata a 62. 
I casi in Veneto
“Confermo che abbiamo altri 7 casi positivi tutti a Vo’ Euganeo di cui due famigliari del signor Trevisan, la moglie e la figlia. Stiamo continuando con le verifiche dei contatti più ravvicinati che hanno avuto i contagiati. Resta il fatto che stiamo parlando di un virus che ha una bassa letalità. Purtroppo la letalità ce l’ha nelle persone che hanno già altre patologie”. Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia a margine del vertice sull’emergenza coronavirus in corso alla sede della protezione civile di Marghera.
La seconda vittima
Dopo la prima vittima, un uomo di Vo’ Euganeo di 78 anni ricoverato da 10 giorni, una donna è morta in Lombardia mentre attendeva i risultati del test. Si tratta di una signora anziana residente a Casalpusterlengo, secondo quanto si apprende da fonti qualificate della cittadina del Lodigiano. Secondo quanto si apprende, la signora, ultrasettantenne, era debilitata da una polmonite e sarebbe stata in attesa dei risultati degli esami a cui era stata sottoposta.

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Viminale: maschere e guanti per gli agenti

Dispositivi di protezione individuale come guanti e mascherine, “anche in considerazione della attuale difficoltà di approvvigionamento”, “dovranno essere resi disponibili, in base ai diversi e potenziali profili di esposizione, per il personale che svolge servizi operativi o che comportano l’esposizione diretta al rischio di contagio, come nel caso di servizi ad immediato contatto con il pubblico”. Lo afferma una circolare inviata dalla Direzione unità del Dipartimento di polizia, in relazione dell’emergenza coronavirus.

In Emilia-Romagna tampone per tutti pazienti con la polmonite

Tutti i pazienti affetti da polmonite ricoverati negli ospedali dell’Emilia-Romagna saranno sottoposti al test tampone per il coronavirus. Lo ha deciso la cabina di coordinamento regionale, riunita in Regione dal presidente Stefano Bonaccini, con l’obiettivo di intensificare i controlli nonostante al momento non esista alcun focolaio del virus nel territorio regionale. Al test per il coronavirus saranno sottoposti tutte le persone con polmonite ricoverate in terapia intensiva negli ospedali emiliano-romagnoli: il kit diagnostico della polmonite viene inserito nel test coronavirus. Da lunedì sarà attivo un numero verde regionale che si aggiungerà al 1500 nazionale e al 0523 317979 relativo al territorio di Piacenza. Viene inoltre potenziata la dotazione tecnologica diagnostica per effettuare i test tampone.

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Coronavirus, terzo caso registrato nel Cremonese

Terzo caso accertato di coronavirus in provincia di Cremona: si tratta di un anziano residente a Soresina, ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Crema. Sono ancora ignote le modalità di contagio. Sono state già attivate le procedure di identificazione dei contatti diretti. E’ il 40esimo paziente positivo al coronavirus in Lombardia.

Nuovo contagio
Un 67enne di Mira, in Veneto, è risultato positivo al Coronavirus. L’uomo è adesso ricoverato in rianimazione a Padova, dopo essere transitato dal pronto soccorso di Mirano (Venezia) e dalla rianimazione di Dolo, sempre a Venezia. Sono invece stazionarie le condizioni dell’altro veneto, un 67enne di Vo’ Euganeo, ricoverato sempre a Padova.
A Schiavonia negativi i primi 200 test
I primi 200 test per il coronavirus eseguiti all’ospedale di Schiavonia “sono negativi”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, durante vertice appena iniziato in Protezione civile a Marghera, alla presenza del ministro Federico D’Incà. Zaia ha precisato che l’ospedale di Schiavonia, dove erano ricoverati i primi 2 contagiati sarà evacuato in 4-5 giorni.
Cremona
Il Comune di Cremona, in un comunicato su Facebook, ha chiesto “a tutti di evitare allarmismi e di attenersi alle indicazioni”. L’attenzione, osserva l’amministrazione, “è e resterà molto alta anche nei prossimi giorni. Il sindaco e la Prefettura invitano le persone dei territori in cui sono stati accertati casi di coronavirus a non spostarsi sul nostro territorio”.
Vo’ Euganeo 
A Vo’ Euganeo, il paese del Padovano con la prima vittima italiana da coronavirus. Il sindaco, Giuliano Martini, è pronto a stendere l’ordinanza che impone il cordone sanitario in tutto il paese. La cittadina ha scuole e negozi chiusi, e perfino divieti di sosta alle fermate dei mezzi pubblici.

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