Cingalesi pestati a Palermo, il Gip: “C’è una preoccupante deriva razzista in città”

Nell'ordinanza d'arresto per gli undici responsabili dell'aggressione, Marco Gaeta ha sottolineato l'influsso del clima di intolleranza nell'aumento degli episodi xenofobi.

Aggressione cingalesi Palermo
Aggressione cingalesi Palermo
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21 Febbraio 2020 - 20.33


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Negli ultimi tempi anche Palermo, nonostante i tentativi di contrasto da parte delle istituzioni locali, sta facendo drammaticamente i conti con la piaga delle aggressioni razziste, come dimostrato dal recente pestaggio subito da un gruppo di cingalesi in un minimarket, culminata in 11 arresti per rapina e lesioni aggravate dall’odio razziale.
Nell’ordinanza d’arresto emessa nei confronti di queste persone il Gip Marco Gaeta ha voluto sottolineare la causticità di questa fase: “Il particolare momento storico è caratterizzato da un aspro contrasto, in seno alla società civile e in ambito politico, su forme e modalità di trattamento e di accoglienza da riservare ai soggetti di etnie diverse da quella occidentale”. 
Gaeta ha proseguito denunciando quanto il brutto clima di intolleranza stia alimentando sempre più il proliferare di aggressioni xenofobe: “Non v’è da stupirsi, dunque, se in contesti territoriali periferici il disagio sociale possa ‘accendere’ in alcuni cittadini, soprattutto in quelli di scarsa cultura e poca istruzione, idee barbare di superiorità della razza italiana (o bianca in generale) rispetto ai ‘neri’, agli ‘africani’, ai ‘bengalesi’ e a tutti coloro che per ragioni diverse decidono di migrare e trasferirsi in Italia, ivi creando delle comunità più o meno integrate”.

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