Il sindaco ex CasaPound di Nardò: "L'Anpi è un pericolo per la democrazia, va chiusa"
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Il sindaco ex CasaPound di Nardò: "L'Anpi è un pericolo per la democrazia, va chiusa"

Pippi Mellone primo cittadino della città in provincia di Lecce ha usato la giornata del Ricordoper attaccare i partigiani

Il sindaco di Nardò Pippi Mellone
Il sindaco di Nardò Pippi Mellone
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11 Febbraio 2020 - 13.26


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soliti fascisti coccolati dall’estrema destra che aspira al governo e che adesso si sentono liberi di dire tutto e il contrario contando su una decennale impunità e sottovalutazione.
L’ultimo della seria è il sindaco di Nardò, in provincia di Lecce, Pippi Mellone che ha detto: “L’Anpi Lecce dev’essere chiusa al più presto, perché rappresenta un pericolo per la democrazia“.
Questa esternazione durante la Giornata del ricordo per le vittime delle foibe, che p stata trasformata da ricordo di una tragedia senza giustificazioni in un bivacco dell’estrema destra in cerca di giustificazioni per il fascismo.
 “Chi, ancora oggi, rifiuta di riconoscere le dimensioni di questa tragedia e reclama l’oblio per le vittime dei comunisti titini deve solo vergognarsi”. Poi l’affondo, esplicito, verso l’associazione di ex-partigiani: “Mi riferisco in particolare all’anonima Anpi Lecce, una sigla dietro la quale si nascondono uomini e donne fuori dal tempo e dalla civiltà”.
Mellone è noto per la sua provenienza da ambienti di estrema destra come Casapound. 
Due anni fa decise di ricordare con il saluto fascista Sergio Ramelli, giovane di estrema destra ucciso nel 1975. 
Nel post di lunedì ricorda la vicenda di Norma Cossetto, studentessa italiana uccisa da partigiani jugoslavi nel 1943. “Onore all’Italia, onore a chi è morto nel nome della bandiera, onore a chi è stato ucciso solo perché italiano, onore a tutte le vittime dell’odio”, conclude il post, scatenando le reazioni della sinistra: “Pensavamo di aver letto male – scrive in un post sempre su Facebook Sinistra Italiana Salento – e invece il sindaco di Nardò Pippi Mellone ha scritto che l’Anpi Lecce deve essere chiusa perché rappresenta un pericolo per la democrazia. Una frase inqualificabile, contro la nostra storia antifascista, contro un’associazione libera ed essenziale alla nostra democrazia. Solidarietà ai cittadini di Nardò, all’Anpi, al Salento che non si lega né si piega al revisionismo storico”.
E – tra l’altro – dire che un’associazione benemerita e riconosciuta come l’Anpi sia un pericolo per la democrazia, come se si trattasse di terroristi, di cospiratori e di golpisti, è passibile di querela. E chissà se i partigiani gli chiederanno conto davanti ad un giudice…

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