Intascava i soldi destinati a un ente per disabili, indagato l'ex leghista siciliano

Tony Rizzotto, primo leghista eletto in Sicilia, è indagato per peculato: è accusato di aver sottratto fondi a un'ente per disabili di cui era presidente

Tony Rizzotto
Tony Rizzotto
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6 Febbraio 2020 - 16.25


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Tony Rizzotto, il primo leghista mai eletto al parlamento siciliano (in seguito ha lasciato in polemica) è indagato per peculato: aveva infatti creato un istituto di fondazione per disabili e disadattati sociali, promettendo che li avrebbe inseriti nel mondo del lavoro, ma molti di quei finanziamenti erano finiti nelle sue tasche e in quelle di un suo collaboratore. 
Questa mattina i finanzieri di Palermo hanno notificato a Rizzotto e ad Alessandro Giammona un’ordinanza di sequestro del valore di 500mila euro. 
Dalle indagini i finanzieri hanno scoperto che dai conti dell’associazione sono partiti bonifici per 32.520 euro in favore di Rizzotto, mentre Giammona avrebbe invece ricevuto quasi 457mila euro, ufficialmente a titolo di compenso per la sua attività di responsabile esterno delle operazioni, “anche se non risultava avere alcun rapporto di lavoro con l’ente” ‘Is.for.d.d.’ – Istituto Formativo per Disabili e Disadattati Sociali.
Rizzotto, ex deputato regionale del Mpa (Movimento per le Autonomie) si era candidtao nella lista ‘Noi con Salvini’ nel 2017, venendo eletto con 4.011 preferenze. Ha poi lasciato la Lega denunciando ‘poca democrazia’ al suo interno ed è poi decaduto dalla carica di deputato regionale: la corte d’appello di Palermo lo ha infatti dichiarato ineleggibile perché non si era dimesso dall’ente di formazione nel termine di 90 giorni dalla fine della precedente legislatura.

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