Salvini gioca sull'equivoco: difendere i confini non è reato, sequestrare le persone sì

Il capo della Lega continua nel ritornello depistante sul processo per Gregoretti e Open Arms

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4 Febbraio 2020 - 10.36


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Ormai ripete il solito ritornello spostando l’oggetto della questione. Perché lui vuole far credere ai beoti che gli vanno dietro che rischia il processo per aver difeso i confini. Mentre l’accusa è sequestro di persona.
“Penso di essere l’unico politico che aspetta di andare a processo con gioia. Sto preparando il vestito bello. Voglio vedere quel giudice che riterrà che avere difeso il mio Paese è stato un crimine. Mi dispiace per i Cinquestelle che per amor di poltrona cambiano idea ogni cinque minuti, poi il popolo deciderà”.
Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, a Palermo, a chi gli chiedeva un commento su quanto affermato dal ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, che su Twitter ha annunciato l’intenzione del M5s di votare per l’autorizzazione a procedere nei confronti del leader del Carroccio su cui pende una richiesta di autorizzazione a procedere per il caso Open Arms.

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