Il deputato tunisino accusa: "Salvini fa propaganda sulla pelle dei più deboli"
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Il deputato tunisino accusa: "Salvini fa propaganda sulla pelle dei più deboli"

Majdi Karbai, deputato tunisino della Corrente democratica (Attayar) vive in Italia dal 2009: "Non penso che debba fare il poliziotto o il giudice, accusare e processare le persone"

Majdi Karbai
Majdi Karbai
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22 Gennaio 2020 - 15.39


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La xenofobia di Salvini è nota in tanti paesi. A cominciare dalla Tunisia con la quale, quando era ministro, Capitan Nutella, provocò un incidente diplomatico dopo le sue rozze e diffamatorie dichiarazioni.
“Il problema è che Matteo Salvini sta facendo campagna elettorale sulla pelle dei deboli, se così vogliamo dire. Poteva capitare a qualcun altro, di un’altra nazionalità”. Lo ha detto Majdi Karbai, deputato tunisino della Corrente democratica (Attayar), dopo il blitz a Bologna del leader della Lega Matteo Salvini che ieri ha suonato al citofono dell’abitazione di un presunto spacciatore.
“Credo nell’Italia come Paese che rispetta i diritti umani, come Paese civile, che ha una Costituzione e che ha anche sue istituzioni – incalza Karbai, eletto alle legislative dello scorso anno nella circoscrizione estera in Italia – Non penso che oggi il signor Salvini debba fare il poliziotto o il giudice, accusare e processare le persone, questo spetta al ministero dell’Interno, alle forze dell’ordine, ai giudici. Non dico che tutti i tunisini siano sani, ma ci sono spacciatori anche tra i francesi, americani e italiani…”.
“Il suo comportamento rappresenta solo Matteo Salvini, non rappresenta gli italiani, non rappresenta l’Italia, il leader della Lega “deve rispettare il suo ruolo”, continua il deputato, che parla di “show elettorale”.
“Salvini, questa sceneggiata ti è andata proprio male, perché non sei bravo come Fellini, De Sica o Rossellini”, incalza da Tunisi, accusando il leader della Lega di “xenofobia e arroganza politica”.
Karbai è arrivato in Italia nel 2009: conosce bene il nostro Paese, ama il nostro cinema, qui ha studiato e lavorato, qui fa il dottorato e qui è nata sua figlia.
“Voglio che possa crescere come persona libera di pensare, di credere nei valori della Repubblica Italiana in cui non c’è differenza – dice il deputato del partito progressista – I tunisini che oggi vivono in Italia sono più di 200mila. Abbiamo le nostre famiglie, con bambini nati e cresciuti in Italia, che credono in un’Italia multietnica, ricca della sua diversità”.
Karbai conclude con un doppio invito a Salvini: il primo, “a scegliere un argomento diverso per fare campagna elettorale, come i diritti dei lavoratori, la lotta alla povertà, alla corruzione o la violenza contro le donne” e il secondo a “tornare in Tunisia, per vedere com’è la Tunisia, come sono i tunisini”.

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