Como: l'autista chiede il documento a una 15enne: "Dimostrami che sei italiana"

La ragazzina, italiana di origine africana, aveva già mostrato l'abbonamento. L'azienda Asf ha già detto di aver avviato un'indagine interna

Autobus
Autobus
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

8 Gennaio 2020 - 21.17


ATF AMP

La feccia razzista ormai non si vergogna neanche più: mostra il suo odio alla luce del sole, sapendo che c’è chi lo difenderà, e giorno dopo giorno trasformano sempre più l’Italia in una latrina. 
Como, gennaio 2020: una ragazza di 15 anni, italiana ma di origine evidentemente africana, stava aspettando l’autobus, che quando passa non si ferma. La ragazza insegue il mezzo, che alla fine si ferma e la fa salire a bordo. Ma l’autista non le chiede l’abbonamento, bensì: “Ei tu, sei italiana? Fammi vedere la carta d’identità”. 
La ragazza non ha mostrato nulla, perché aveva l’abbonamento e chiunque può salire sugli autobus se fornito del titolo di viaggio. La nazionalità non c’entra nulla, e l’autista mascherato da agente di frontiera dovrebbe prima di tutto andare a studiare, stare al posto suo e venire licenziato in tronco. 
L’azienda Asf ha commentato l’episodio con una nota stampa: “In riferimento ai fatti successi nel pomeriggio di domenica 5 gennaio, ASF Autolinee conferma di avere già aperto una indagine interna per cercare di ricostruire l’accaduto. Qualora i fatti venissero confermati verranno intraprese tutte le azioni previste dalla normativa vigente. ASF Autolinee in nessun modo si riconosce in atti e comportamenti discriminatori, da sempre è impegnata a tutelare i propri clienti e a garantire la possibilità di viaggio a tutti, senza alcuna forma di discriminazione”. 

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version