Scotto racconta l'aggressione fascista: "Cantavano Anna Frank nel forno e li ho rimproverati"
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Scotto racconta l'aggressione fascista: "Cantavano Anna Frank nel forno e li ho rimproverati"

Il deputato di LeU: "Dobbiamo smetterla di bollare questi episodi come ragazzate, il fascismo è nato così, proprio all'alba degli anni '20 del secolo scorso"

Arturo Scotto
Arturo Scotto
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1 Gennaio 2020 - 15.25


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L’ex deputato di Liberi e Uguali Arturo Scotto è stato aggredito insieme alla sua famiglia da un gruppo di fascisti in Piazza San Marco a Venezia, mentre festeggiava il Capodanno. È stato lo stesso Scotto a raccontare come è andata l’aggressione: “eravamo in Piazza San Marco per festeggiare il nuovo anno con mia moglie e mio figlio. Un gruppetto di ragazzi – circa 8 – urlavano ‘duce tu scendi dalle stelle’ e ‘Anna Frank l’abbiamo messa nel forno’ immediatamente dietro di me. Intorno alla mezzanotte nel pieno di un grande e commovente brindisi collettivo. Mi sono girato verso di loro e ho detto di smetterla, ero spaventato per mia moglie e mio figlio quattordicenne. Hanno rincarato la dose urlando ‘duce duce'”. 
“Ho ripetuto che era inaccettabile che in un giorno di festa dicessero quelle castronerie – aggiunge – Sono passati dalle parole ai fatti. Uno, due, tre cazzotti in faccia. Sangue dal naso ma per fortuna nessuna frattura. Un ragazzo di venti anni è intervenuto per sedare la rissa: pestato di brutto. Non so come si chiama, ma lo ringrazio per il coraggio e il disinteressi. Gli aggressori si sono coperti il volto e poi si sono dileguati. Come dei vigliacchi”.
Stamattina, racconta ancora Scotto, “mi sono tolto un peso e ho sporto denuncia all’arma dei carabinieri. Le forze dell’ordine e la magistratura si stanno adoperando per identificarli: piazza San Marco è una dei luoghi più controllati del mondo. Li ringrazio davvero per il lavoro straordinario di queste ore”.
Per l’ex parlamentare “bisogna smetterla di pensare che sono ragazzate. Sono piccoli squadristi che si fanno forza nella logica del branco. Una cosa di cui preoccuparsi seriamente. Il fascismo è nato così, esattamente all’alba degli anni venti del secolo scorso. Voglio ringraziare i tanti e le tante che mi hanno chiamato per la solidarietà e per condannare questi fatti. Siamo di più di quelli che vogliono portare l’Italia indietro. E soprattutto Venezia che sta faticosamente rialzandosi in piedi dopo i fatti drammatici di piu’ di un mese fa. Una città magnifica e accogliente. Che non sarà mai sporcata da quattro fascistelli che agiscono impuniti e nell’anonimato. Non passeranno mai”.

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