La sua colpa? Aver chiesto in prestito un accendino. O meglio, la sua colpa, la sua ‘vera’ colpa, è quella di essere nero, di chiamarsi Omar e di osare vivere nell’Italia razzista del sovranismo salviniano. Poco importa che Omar, 25 anni, in Italia ci viva da nove anni e che stia studiando a Bari per diventare fuoco. Agli occhi dell’italiano medio, così come a quelli dei due balordi che lo hanno aggredito e insultato con frasi razziste, Omar è solo uno dei tanti immigrati che vengono in Italia per invaderci.
L’aggressione, che per fortuna non ha avuto conseguenze gravi per Omar, è stata denunciata dallo Sportello Fuorimercato-Infopoint No Borders’, che a Bari si occupa di assistere i migranti.
Con “Omar – aggiungono dallo Sportello che sull’accaduto ha pubblicato anche un post su Facebook – abbiamo deciso assieme di denunciare un clima ostile che viviamo verso le persone più vulnerabili, che siano migranti, omosessuali, minoranze etniche o religiose”.
Studente ghanese aggredito e insultato con frasi razziste per aver chiesto un accendino
Succede a Bari: Omar viene dal Ghana ha 25 anni, vive in Italia da nove anni e studia per diventare cuoco.
26 Dicembre 2019 - 09.40
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