La difesa dell’assassino di Yara Gambirasio, Massimo Bossetti, già condannato all’ergastolo per l’omicidio della 13enne, ha ottenuto dalla corte d’assise di Bergamo il permesso di esaminare tuti i reperti di indagine, tra cui i vestiti indossati dalla ragazza su cui sono stati trovati campioni di Dna che coincide con Bossetti. Ma il cuore della difesa è proprio il fatto che mentre il Dna nucleare corrisponde, non lo fa quello mitocondriale, che indica la linea materna. Nonostante l’accusa affermi che solo il Dna nucleare è valido a fini legali, la difesa non demorde e punta a ottenere la revisione del processo.
La difesa esaminerà il Dna con nuove tecnologie: “È fondamentalmente possibile effettuare ulteriori prelievi, da cui non solo verificare quanto già emerso, ma ricavare altresì ulteriori informazioni potenzialmente utili anche ai fini investigativi e di ricerca di caratteristiche peculiari come l’originale ancestrale e il fenotipo dei Dna ignoti” hanno dichiarato i legali.
Omicidio Yara, la difesa di Bossetti ottiene il permesso per nuovi esami del Dna
La difesa dell'assassino della 13enne ha ottenuto di rivedere i reperti e sottoporrà il Dna all'esame di nuove tecnologie
30 Novembre 2019 - 09.35
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