Addio a Alberto Sed, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau
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Addio a Alberto Sed, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau

Lui di quella terribile esperienza aveva detto: "Non riesco a tenere in braccio un neonato, i nazisti ce li facevano lanciare in aria per il tiro al piattello".

Alberto Sed
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3 Novembre 2019 - 11.02


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Un altro pezzo di memoria che se ne va: è morto Alberto Sed, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. 
Dopo essere stato catturato a Roma con sua madre e le due sorelle, venne portato per un breve periodo a Fossoli, per poi essere condotto a Birkenau: lì’ gli venne tatuato il numero A-5491”.


Lui di quella terribile esperienza aveva detto: Non riesco a tenere in braccio un neonato, i nazisti ce li facevano lanciare in aria per il tiro al piattello”.
Il ricordo di Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

“Con Alberto Sed ci lascia una voce incrollabile di Memoria. Un testimone degli orrori del Novecento che, senza tregua, mettendo avanti a tutto il proprio appassionato impegno civile, si è dedicato all’incontro e al racconto di quegli orrori con le nuove generazioni”. 
Questo il ricordo di Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane dopo la scomparsa a Roma all’età di 91 anni di Alberto Sed, sopravvissuto al campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau.
“Il suo messaggio di vita, speranza e consapevolezza è il più grande regalo che Alberto Sed ha fatto ai suoi interlocutori in tutti questi anni. Un contributo che, – aggiunge la Di Segni – declinato in incontri con le scuole, conferenze, libri e molte altre iniziative cui non si è mai sottratto, non sarà dimenticato. Grazie Alberto, grazie di tutto. Sia il tuo ricordo di benedizione”.

Ruth Dureghello della Comunità ebraica di Roma.


La scomparsa di Alberto Sed, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz “rappresenta un dolore immenso per tutti noi. Una perdita ancora più dolorosa in questi tempi cupi in cui si riaffaccia l’odio antisemita”.
Così Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma.

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