Testimoniò al processo Cucchi, parla il carabiniere Casamassima: "La mia vita è diventata impossibile"
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Testimoniò al processo Cucchi, parla il carabiniere Casamassima: "La mia vita è diventata impossibile"

Riccardo Casamassima è il carabiniere che con le sue dichiarazioni fece riaprire il dossier sui pestaggi. Ora rivolge un appello al governo

Riccardo Casamassima
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15 Settembre 2019 - 10.04


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È un appello disperato quello di Riccardo Casamassima, teste chiave del processo su Stefano Cucchi grazie al quale sono state riaperte le dichiarazioni sui pestaggi. Il carabiniere però sostiene che dopo aver parlato la sua vita è diventata “un inferno”: “Voglio solo chiedere aiuto: vorrei attirare l’attenzione del governo, magari del premier e del nuovo ministro della Difesa. Vorrei raccontar loro quello che sto passando. Ho solo la colpa di aver riferito quello che sapevo sul caso Cucchi: sarebbe il dovere di ogni cittadino, specie di un carabiniere” ha detto. 
Nessuno gli ha detto che non avrebbe dovuto raccontare tutto quello che sapeva ma “da quando ho testimoniato sono stato insultato, soprattutto sui social. Da quel momento la vita è diventata impossibile”, continua Casamassima che considera punitivo il suo trasferimento dall’8 Reggimento alla Scuola allievi perché “dopo aver fatto centinaia di arresti e dopo aver ottenuto numerosi encomi per l’attività operativa, mi sono ritrovato ad aprire e chiudere un cancello. Non è solo una questione di demansionamento, ma anche un danno economico: tra straordinari vietati e altre indennità perse mi sono ritrovato uno stipendio ridotto di 300 euro”.
A seguito delle proteste, poi, aggiunge Casamassima “mi sono ritrovato in un ufficio senza competenze. Da solo, a guardare il muro e a occuparmi di nulla”. Adesso però è partito il procedimento più grave, “quello di Stato, per le ultime denunce sui social. In caso di condanna rischio di perdere il lavoro”, spiega ancora Casamassima che chiede “di tornare a fare il lavoro di prima o di lavorare in una caserma più vicina a quella in cui sta mia moglie, anche lei carabiniere. Sarebbe il ricongiungimento familiare che solo a me viene negato”.

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