Ci sono figli e figli. I figlio di papà a cui il papà, andando contro i regolamenti e in piena arroganza da potere fa fare il virgulto un bel giro sulla moto d’acqua della polizia, guidata da un politico pagato dagli italiani (almeno da quelli che pagano le tasse) su una moto d’acqua pagata dagli italiani e con carburante pagato dagli italiani.
E poi ci sono altri figli che hanno il torto di non avere papà ministri, onorevoli o potenti e che hanno la gravissima colpa di essere poveri e figli di poveri.
Bimbi che, nonostante tutto, hanno voglia di futuro e che se la loro vita è precaria fanno di tutto per studiare.
Ma siccome sono poveri e non sono fascisti questi figli un bel giorno si ritrovano strappati da quel poco di rete sociale che avevano, costretti a prendere le poche cose (e i libri) e andare verso l’ignoto e chissà se potranno ancora andare a scuola e con quale voglia.
Ma si può sempre rimediare. Chi sta al governo la smetta di bastonare i poveri e chi fugge da guerra, miseria e torture.
E Salvini, tra un rosario e una Madonna abusivamente esposti e citati, prenda questo bambino e faccia fare un giretto sulla moto d’acqua anche a lui…
Argomenti: matteo salvini
