Nessuno lo conosceva. Ma poi si scopre che non sono stata a incontri ufficiali, non solo sedeva accanto a Salvini, non solo stava a cene di Stato ma addirittura era stato nominato come componente di una commissione indipendente che dovrebbe vigilare sulla libertà di informazione?
Gianluca Savoini, l’uomo che è andato a chiedere finanziamenti a politici vicini a Putin in cambio di una battaglia politica pro-Russia della Lega e di altri partiti di estrema destra, è vicepresidente del Corecom, l’autorità indipendente di regione Lombardia che dovrebbe garantire il rispetto delle norme in materia di comunicazione e vigilare sulla libertà di informazione”.
Ma dopo quello che è emerso che credibilità ha? “ Riteniamo questo incarico incompatibile con la figura di Savoini, l’uomo delle registrazioni effettuate al Metropol il cui contenuto è di una gravità estrema”. È quanto scrivono in una nota il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova, il consigliere regionale di +E, Michele Usuelli, e il coordinatore di +Europa Milano, Marco Marazzi.
“Starà alla magistratura accertare se ci sono stati finanziamenti illeciti, ma il fatto che nelle registrazioni la possibilità degli stessi sia stata discussa e la collusione con un regime anti libertà di stampa ci porta a chiedere con forza le dimissioni immediate di Savoini da un incarico di garanzia anche per la libertà di informazione in Lombardia”.
Un ammiratore di Putin che vigila sulla libertà di stampa è un fatto curioso. Del resto basti pensare al fatto che molti i ‘sovranisti’ non sono altro che ‘vassalli’ che si fano comandare da imperatori e zar e il quadro delle contraddizioni è completo.
Ad ogni modo va ribadito che la sede di Lombardia-Russia nello stesso complesso di via Bellerio dove ci sono gli uffici della Lega. Savoini è da 6 anni è vicepresidente Corecom (Regione Lombardia) e ha un ufficio in Regione. Oltre a questo è stato quasi sempre presente, spesso in veste di organizzatore in tutti i viaggi di Salvini a Mosca.
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