Così ogni giorno viene calpestato l'articolo 10 della Costituzione sul diritto d'asilo
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Così ogni giorno viene calpestato l'articolo 10 della Costituzione sul diritto d'asilo

La Carta dice chiartamente che lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo

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30 Giugno 2019 - 10.34


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Il tentativo è evidente. E quei provvedimenti da Stato di polizia che si chiamano decreto sicurezza e decreto sicurezza bis voluti da un ministro che va a cena con i fascisti e che ospita i fascisti nelle sue liste, sono in netto contrasto con i valori costituzionali.
Perché molti dimenticano che mentre chiudiamo i porti, mentre si criminalizzano le Ong, mentre si pretende di rimandare chi fugge da guerra e fame in paesi di guerra, c’è una Costituzione che dice cose chiarissime ma che sempre più vengono ignorate o negate. 
Perché la Costituzione Italiana ha un articolo 10 molto avanzato e molto impegnativo che – purtroppo – viene sistematicamente messo sotto attacco e svuotato dai suoi significati.
Cosa dice l’articolo 10?

“L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici”.

Come già detto proprio da Globalist un po’ di tempo fa la Costituzione parla da sola. E tuttavia va detto che, nella sua applicazione corrente, i vincoli che sono stati messi sono molto più stretti. Ossia non basta che allo straniero sia impedito l’effettivo esercizio delle libertà democratiche (come pure è scritto a chiare lettere) ma chi richiede asilo deve in qualche modo dimostrare che esista un effettivo pericolo per la sua incolumità e la sua libertà nel coso rimanesse nel suo paese.

In altri termini la consuetudine si è già molto allontanata dalla Carta.
Ora si vuole uno strappo definitivo.

Alla luce dell’articolo 10 della Costituzione un cittadino siriano – uno qualsiasi – ha diritto a fuggire dalla guerra e a chiedere asilo?

Un cittadino afghano ha diritto a fuggire da un paese dove c’è un governo centrale corrotto, dove ci sono i signori della guerra e i signori della droga che comandano nelle province e dove ci sono sia i talebani che l’Isis che ci combattono tra di loro e uccidono gli altri?

Un cittadino somalo ha diritto a fuggire da un paese dove non esiste un’entità statuale propriamente detta? 
Un cittadino della Nigeria ha diritto a fuggire dalle regioni infestate da Boko Haram?
Un cittadino della parte anglofona del paese ha diritto a fuggire da villaggi presi di mira dai francofoni che vogliono far tacere i separatisti?

Un palestinese che vive in quella prigione a cielo aperto di Gaza dove non c’è libertà e piovono bombe israeliane ha diritto di fuggire?

I Rohingya possono cercare protezione umanitaria dal genocidio?

Come tutti vedono colpo dopo colpo, picconata dopo picconata è lo stesso articolo 10 della Costituzione ad essere messo in discussione.
Chi difende la Costituzione deve impedire questa deriva.
I decreti degli estremisti di destra protetti dai grillini sono pericolosi passi verso il buio.

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