L'incredibile Senaldi: "Il ceppo venero non è italiano, la faccia di Zaia non si trova in Calabria"

Per il direttore responsabile di Libero il motivo per cui i veneti vogliono l'autonomia regionale è perché la loro razza è diversa da quella italiana

Pietro Senaldi
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13 Giugno 2019 - 20.55


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Pietro Senaldi di cose bislacche, nella sua carriera di direttore responsabile di Libero, ne ha dette tante, a cominciare dai titoli che compaiono sui frontespizi del suo giornale. Ma l’ultima sparata è veramente troppo grossa anche per lui: “So che qui a Roma non lo si capisce ma nel Nord-Est c’è voglia di autonomia regionale. Loro si ritengono una nazione: hanno la loro bandiera, la loro lingua, hanno anche un normotipo veneto che è diverso dal normotipo italiano“. 
“Non si parla più di razza, però ci sono dei ceppi nell’umanità – ha aggiunto Senaldi – E i ceppi veneti sono diversi da quelli italiani. E quel ceppo lo si riconosce. La faccia di Zaia non la trovi in Calabria, se non si è spostato un veneto in Calabria. I veneti, insomma, si ritengono un popolo diverso. Vogliono l’autonomia e solo la Lega li rappresenta”.

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