"Due ragazzi che si baciano fanno ribrezzo": il Tribunale di Roma condanna Radio Globo

Lo speaker Roberto Marchetti aveva insultato gli omosessuali e le associazioni avevano invitato gli sponsor ad abbandonare la Radio. Oggi il Tribunale ha dato loro ragione

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7 Maggio 2019 - 14.54


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Lo scorso 7 settembre Roberto Marchetti, speaker di Radio Globo, aveva affermato ai microfoni che aveva visto due ragazzi baciarsi e che la cosa gli aveva “fatto ribrezzo”. Il Gay Center e l’Arcigay di Roma avevano invitato gli sponsor ad abbandonare Radio Globo e Marchetti, nella convinzione che poter insultare liberamente fosse un suo diritto, aveva citato in giudizio le due associazioni.
Oggi, il Tribunale civile di Roma ha dato ragione alle associazioni Lgbt della Capitale, dichiarando che è “lecita l’obiezione commerciale” e ha condannato Radio Globo a pagare le spese processuali. Lo ha dichiarato Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, aggiungendo: “si tratta di una sentenza importante, perché per la prima volta stabilisce come legittima l’azione delle associazioni gay contro l’attività discriminatoria di un media”. 
“Purtroppo” prosegue Marrazzo, “l’assenza di una legge contro l’omofobia non ci dà strumenti reali di contrasto alle discriminazioni, per questo sollecitiamo il Parlamento ad approvare al più presto una legge contro l’omofobia. Inoltre, ci auguriamo che Radio Globo si scusi con gli utenti lesbiche, gay e trans e non ripeta più affermazioni discriminatore”.
Gli fa eco Francesco Angeli, presidente Arcigay: “”La sentenza evidenzia il contenuto omofobo delle dichiarazioni del conduttore di Radio Globo e la non presa di distanza da parte della radio sull’accaduto. Di conseguenza viene legittimato il diritto di critica da parte dell’associazione Arcigay Roma, legato all’art 21 della Costituzione, di esprimersi liberamente sulle dichiarazioni della radio, richiedendone, come accaduto a settembre, le scuse ufficiali. La sentenza inoltre conferma come legittima l’azione verso gli sponsor, espressa come appello per interrompere il sostegno economico alla Radio, confermando che mai la Radio, dopo le dichiarazioni omofobe del settembre 2018 del conduttore di Radio Globo, ha espresso una posizione di distanza da queste. Una sentenza importante che ribadisce la centralità del lavoro di Arcigay Roma nella difesa delle discriminazioni omofobe, derivanti dal linguaggio d’odio, che servirà come esempio per il futuro nell’utilizzo di un linguaggio non offensivo”.

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