Landini: "Se Salvini non festeggia il 25 aprile va contro l'Italia e la storia"

Il segretario della Cgil ricorda all'estremista di destra l'abc: "Si chiama Liberazione: se non ci fosse stata la Resistenza eravamo ancora con il fascismo"

Preroll AMP

globalist Modifica articolo

24 Aprile 2019 - 10.55


ATF AMP

Parole chiare e nette: da un lato una dittatura sanguinaria, complice dello sterminio degli ebrei, brutale contro chi si opponeva e alleata degli occupanti nazisti che uccisero moltissimi civili, comprese donne e bambini nelle numerosissime stragi,
Dall’altro chi lottava per la libertà e la democrazia.
Chi fossero i traditori della Patria, ossia i fascisti, è chiaro da decenni.
 Il 25 aprile “è la festa dell’Italia e dovrebbe essere anche la festa del Governo perché ha giurato sulla Costituzione che è nata dalla Liberazione”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine di un incontro alla Camera del lavoro di Torino che aggiunge: “la storia è storia anche per Salvini, se gira libero e dice le cose che dice lo deve alla lotta di Resistenza e alla Liberazione, se non lo fa sta facendo una cosa grave contro il Paese e contro la sua storia”.
“Il 25 aprile è festa del Paese, si chiama Liberazione se non c’era la Resistenza eravamo ancora con il fascismo, se siamo in democrazia lo si deve al 25 aprile”, ha aggiunto.

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version