Saluti e slogan nazisti al Cimitero Maggiore, ma il Tribunale li assolve: lo sdegno dell'Anpi
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Saluti e slogan nazisti al Cimitero Maggiore, ma il Tribunale li assolve: lo sdegno dell'Anpi

I fatti risalgono al 2016: i tre sono stati assolti nonostante abbiano ammesso di riconoscersi nell'ideologia nazionalsocialista

Cimitero Maggiore
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26 Febbraio 2019 - 20.41


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L’Anpi provinciale di Milano ha denunciato su Facebook una vergognosa sentenza del Tribunale di Milano. Scrive il presidente Roberto Cenati: “Nel primo pomeriggio di oggi la Settima Sezione bis del Tribunale di Milano ha assolto tre neonazisti che il 24 aprile 2016 avevano fatto il saluto romano e indossato fregi delle SS al campo 10 del Cimitero Maggiore. L’assoluzione è giunta nonostante gli imputati abbiano dichiarato di riconoscersi “nell’ideologia nazionalsocialista”.
“L’ANPI Provinciale di Milano ritiene gravissima questa sentenza con la quale si legittima l’esibizione in luoghi pubblici di emblemi del Terzo Reich e delle SS. L’assoluzione dei tre imputati offende profondamente Milano, capitale della Resistenza, e l’intero Paese”.

I tre nazisti, il 31enne Alessandro Botrè, la 28enne Liliane Tami e il 45enne Alessio Polignano, secondo l’accusa hanno anche scandito ‘Sieg Heil’, il ‘saluto alla vittoria’, uno slogan della Germania nazista. Inoltre, i tre avevano con loro uno stendardo dell’associazione “combattenti 29esima divisione granatieri Waffen-Ss”, che si richiama esplicitamente all’esercito nazista.
Ma evidentemente non è stato sufficiente niente di tutto questo per riconoscere il reato di apologia del fascismo. 

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