Elia è tornato libero: la mascotte di Caltanissetta restituita alla città

Elia è tornato libero, restituito ai suoi viali, ai suoi spazi, alle affettuosità di chi lavora o attraversa l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Il bel cane, da anni mascotte di Caltanissetta, dai più amato e coccolato, era finito con altri randagi in canile per l’intervento dei “gendarmi” sollecitati da una denuncia che ora è stata ritirata grazie alla mobilitazione raccolta da Globalist.
L’invito a liberare Elia ha incontrato anche la sensibilità dell’assessore al Territorio di Caltanissetta, Felice Dierma. Ed eccolo Elia, nelle prime foto- ricordo dopo il ritorno a casa. Bello e buono, ha scodinzolato agli amici di Caltanissetta che si sono mossi in suo favore, Michela Oliveri e Pippo Bruccoleri in testa, una coppia che in questi anni ha allargato la casa e la famiglia a innamoratissimi cuccioli. Impegno difficile ed oneroso, ricambiato dall’amore dei numerosi quattro zampe che li circondano.
La storia
Siamo in Sicilia, a Caltanissetta. Elia è un bel cane bianco e nero. Nome pesante messogli da chissà chi. Elia è buonissimo, è la mascotte della città, tutti lo conoscono, (quasi) tutti lo amano. Il quartiere non sarebbe lo stesso senza di lui. Che succede a Caltanissetta? Succede che un brutto giorno qualcuno si dice chissà perché infastidito da Elia, succede che intervengono i “gendarmi”, come canterebbe De André, ed Elia finisce senza colpe in canile.
Fortuna che a quelle gocce di odio c’è chi ha saputo resistere, scatta così una rete di indignazione che denuncia il fatto e chiede che Elia sia restituito e riaffidato alla città, ai più che Elia amano. Chi ha denunciato Elia provi a “disintossicarsi”- dicono – e a guardare ai problemi reali di una città che problemi ne ha tanti.