Il dirigente scolastico vieta la visita del vescovo: polemica a Porto Tolle
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Il dirigente scolastico vieta la visita del vescovo: polemica a Porto Tolle

Il Vescovo di Chioggia e del Delta, monsignor Adriano Tessarollo era impegnato in una visita pastorale nel territorio.

Il Vescovo di Chioggia e del Delta, monsignor Adriano Tessarollo
Il Vescovo di Chioggia e del Delta, monsignor Adriano Tessarollo
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6 Dicembre 2018 - 17.58


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Un eccesso di laicismo che sta provocando polemiche, soprattutto da parte della Lega che si ricorda del cristianesimo qualche le fa comodo, mentre infierisce su poveri e indifesi: un dirigente scolastico di Porto Tolle ha deciso di non ammettere nella sua scuola il Vescovo di Chioggia e del Delta, monsignor Adriano Tessarollo.
Dure critiche dalla regione: per l’assessore all’Istruzione del Veneto Elena Donazzan “è una scelta assurda, illogica, figlia di un laicismo estremo e fazioso”.
“Un vescovo impegnato in una visita pastorale in un territorio, che aveva già incontrato istituzioni, lavoratori, famiglie, fedeli e non, non rappresentava di certo un pericolo per la laicità della scuola italiana”, ha aggiunto l’assessore, proseguendo: “Questo dirigente scolastico ha arbitrariamente imposto la propria posizione, estromettendo da una scuola pubblica un alto rappresentate della Chiesa Cattolica: non sono state consultate le famiglie e non è stato valutato, nel complesso, cos’era più giusto per i giovani studenti”.
“La scuola è laica certo – aggiunge – ma non estranea al territorio, alla sua storia e alle sue tradizioni. Il vescovo non veniva certo per procacciare nuovi fedeli, o discriminare altre religioni: le visite pastorali servono per raccogliere le necessità di un territorio e metterle al centro dell’azione della Diocesi. Ho scritto una lettera a monsignor Tessarollo per significargli la mia più sentita vicinanza: le ostilità nei confronti di chi rappresenta la Chiesa e la Sua tradizione non sono infrequenti, seppur purtroppo poco stigmatizzate. Il Vescovo resta punto di riferimento per la nostra società, che vuole essere anche una comunità educante nel segno di quella laicità che Benedetto Croce definì impossibile da allontanare dalla sua tradizione cristiana”.
“Spero che questo dirigente scolastico torni presto sui suoi passi, rimediando all’errore commesso promuovendo una nuova occasione di incontro” conclude Donazzan.
Tutto vero. Salvo che la Lega si ricorda del cristianesimo solo quando lo può usare come manganello nei confronti degli immigrati di altre relisioni, salvo poi deridere o attaccare quei vescovi e quei sacerdoti che contestano agli uomini di Salvini di usare impropriamente il Vangelo mentre galoppano sulle onde della xenofobia.

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