Xenofobia a Lodi: due Comuni minacciano di annullare il gemellaggio

I primi cittadini di Fontainebleau e Costanza hanno scritto alla sindaca leghista che ostacola la presenza dei bimbi stranieri alla mensa: siamo solidali con i bambini

Proteste a Lodi contro le decisioni razziste della sindaca leghista
Proteste a Lodi contro le decisioni razziste della sindaca leghista
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27 Ottobre 2018 - 16.04


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Il razzismo di Lodi non è solo qualcosa che riguarda i mezzi meschini con i quali i sindaci della Lega di Salvini vogliono rendere la vita difficile agli stranieri e cavalcare la xenofobia imperante.
No, riguarda anche l’immagine del nostro paese all’estero e gli stessi rapporti che la città di Lodi ha con le altre città gemellate.
Così i primi cittadini di Fontainebleau e di Costanza, due Comuni di Francia e Germania che sono gemellati con la città lombarda hanno preso carta e pena per esprimere tutto il loro imbarazzo e esprimere la loro ferma protesta contro la decisione xenofoba e discriminatoria di escludere dalla mensa della scuola (se non a prezzo pieno per famiglie povere) i figli di genitori di paesi extracomunitari ai quali era stato chiesto (apposta) di produrre documenti quasi impossibili da reperire che attestavano il loro stato patrimoniale nei paesi d’origine.
Così Frédéric Valletoux e Uli Bruchardt hanno scritto alla loro collega (si fa per dire) Sara Casanova una lettera molto chiara:
Noi sindaci in Francia e Germania Noi, funzionari eletti europei Essendo le città che amministriamo – Fontainebleau, in Francia, e Costanza, in Germania – gemellate con la città di Lodi, ci sentiamo particolarmente colpiti dagli eventi che vi si svolgono. La prima cittadina del comune di Lodi ha deciso di imporre ai residenti extra-comunitari l’obbligo di giustificare il fatto di non possedere né beni né proprietà nei loro paesi di origine – paesi che sono talvolta in guerra o in stato di caos amministrativo. In mancanza dei detti certificati, sarebbero loro applicate le tariffe le più alte per le mense scolastiche e i scuolabus, cosi cmme per l’aiuto compiti dei loro figli. Pretendendo l’impossibile, di proposito, questa decisione equivale de facto ad escludere, secondo la stampa, 300 bambini dalle mense e i trasporti scolastici.

Questa misura si inserisce in un contesto nazionale particolare, e attua in maniera molto concreta, a livello locale, un programma politico xenofobo e discriminatorio. E lo fa in modo vigliacco, colpendo primi di tutti dei bambini. Noi consideriamo che nel XXIesimo secolo, in Europa, non si possono fare selezioni di bambini secondo il loro paese di origine. Il gemellaggio tra città é stato un atto essenziale nella riconciliazione dei popoli europei lacerati dalla Seconda guerra mondiale. Il gemellaggio non é solo un gesto simbolico, un semplice messaggio di pace e fraternità. E un atto concreto che crea legami tra istituzioni, associazioni e popolazioni di città europee. D’altronde, queste azioni comuni sono spesso indirizzate alla gioventù. Il gemellaggio é fondato sui valori dell’Europa, il primo tra i quali é il rispetto della persona umana, la fratellanza e l’umanesimo. Vediamo ora in Italia l’azione pubblica rivestire gli abiti delle ore più cupe della nostra storia. Ciò che avviene in Italia, paese fratello, cofondatore dell’Unione europea, ci riguarda, ci chiama in causa e, oggi, ci preoccupa.
Lontana da noi l’idea di erigerci a procuratori o giudici, ma, tramite i legami del gemellaggio, della promozione che ne facciamo presso i nostri cittadini, gli allievi e studenti delle nostre scuole, vogliamo fortemente restare fedeli ai valori europei che ci animano. Perciò chiediamo alla Signora sindaco di riconsiderare la sua decisione, e metter fine alla situazione indegna che sarebbe quella delle scuole della sua città, ove certi bambini potrebbero usufruire delle mense scolastiche mentre altri, perché di origine diversa, sarebbero trattati separatamente e meno bene. Non possiamo che essere solidali dei cittadini e cittadine di Lodi, cosi come degli altri numerosissimi Italiani che hanno espresso il loro sostegno a questi bambini, con parole e atti”.
Al momento da Lodi non è arrivata alcuna risposta. Quindi? La tentazione è quella di revocare il gemellaggio. Mai con i razzisti.

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