l solito fasciste che nel nome dell’ipocrisia tenta ancora di accomunare vittime e carnefici e di onorare chi ha combattuto per la libertà e i fascisti che hanno negato la libertà agli italiani e che sono stati corresponsabili della Shoah precedute dalle leggi razziali emanata proprio 80 anni orsono: tra i bersaglieri e i carabinieri finanzieri, ci sono anche le camicie nere: è l’elenco delle Forze Armate elencate su una lapide che, a Savona, ricorda i soldati savonesi caduti e dispersi nel corso della Seconda Guerra Mondiale e, sorpresa, si omaggiano anche i fascisti.
O meglio, la “Milizia volontaria per la sicurezza nazionale” creata da Mussolini. Una scelta che ha scatenato polemiche e indignazione, fino alla decisione di risolvere il problema con il fai-da-te cancellando la scritta a mano.
L’autore è Giovanni Durante, dirigente regionale Arci, che con un post su Facebook ha rivendicato il gesto: “In attesa che sia rimossa e che qualcuno dia le dimissioni andava fatto. Si tratta di nastro da muratura, se lo tolgono ogni giorno impegniamoci a rimetterlo, come cancellazione della vergogna. Libertà, democrazia, antifascismo”.
A Savona una stele che ricorda i militari morti, compresi i fascisti
Nedl capoluogo ligure oltre ai caduti delle forze armate si omaggiano anche quelli della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale creata da Mussolini
8 Ottobre 2018 - 15.57
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