Giornata di protesta oggi a Massa Carrara, dove decine di persone hanno manifestato dento e fuori il palazzo comunale per l’oltraggio al busto di marmo esposto nell’ingresso dell’edificio, che raffigura il partigiano Alfredo Gianardi: alcuni ignoti la settimana scorsa hanno calato un sacco nero sulla testa della statua.
La rabbia dei manifestanti è dovuta soprattutto alla risposta del centrodestra, che guida la giuta comunale: il presidente dell’assemblea, Stefano Benedetti, ha addirittura proposto di spostare l’opera, cosa che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Tra i partecipanti alla manifestazione di protesta c’erano ex partigiani, Carc, Anpi, la Cgil e i parenti del comandante Gianardi, la figlia Isa Gianardi e la nipote Cristina Gatti. Prima del consiglio il sindaco di Massa Francesco Persiani (centrodestra), ha ricevuto la figlia di Vico, esprimendo solidarietà per l’accaduto: “Gesti del genere vanno condannati – ha detto Persiani -. Ho profondo rispetto per suo padre e per quello che ha fatto per la nostra città, ma non posso prendere le responsabilità di quanto accaduto, né condannare il presidente Benedetti per aver fatto una proposta ed aver espresso la sua opinione. Il reato di opinione non esiste”. Al consiglio ha partecipato anche il sindaco di Stazzema (Lucca), Maurizio Verona, che avrebbe voluto prendere la parola, ma il regolamento non lo ha permesso. La seduta del consiglio è stata poi sospesa a causa dei continui fischi che partivano dai manifestanti, che hanno anche cantato Bella Ciao e chiesto a gran voce le dimissioni di Benedetti.
