Ore 13.30 di un lunedì di mezzo agosto, 13 agosto per l’esattezza. Tra una notizia sul crollo della Lira turca, le conseguenze dei mercati e le news sul gran caldo in attesa dell’anticiclone, il Tg1 si trasforma in una succursale di TelePace. La conduttrice del Telegiornale, Marina Nalesso non sfoggia una collanina o perfino la catenina con il crocefisso ma un vero e proprio rosario.
Ora è ovvio che ognuno fa come vuole, anche nell’esibire il proprio culto, ma magari non durante la lettura del Tg della rete ammiraglia. Parliamo dell’informazione di un’azienda di Stato che dovrebbe garantire pluralismo anche in ambito religioso. Un valore che va tutelato. E’ vero, non siamo in Norvegia dove la Tv pubblica proibisce ai giornalisti la manifestazione del proprio credo, ma magari un po’ di attenzione anche per gli altri culti o per il laicismo dello Stato non guasterebbe.
Non è la prima volta che Marina Nalesso racconta ai telespettatori la sua privatissima fede. Lo aveva già fatto nel 2016 indossando al collo un vistoso crocifisso o medagliette della Madonna. Ma magari il rosario lo potrebbe sfoggiare in Chiesa.
