Finalmente. E’ attraccata al porto di Zarzis la nave battente bandiera tunisina Sarost 5, con a bordo 40 migranti tra cui due donne incinte e un ferito, bloccata da più di tre settimane al largo delle coste tunisine. Ad accogliere i migranti, oltre al personale della Mezzaluna Rossa, dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni e Unhcr anche il segretario di Stato tunisino per le Migrazioni e i tunisini all’estero, Adel Jarboui. Dopo giorni di standby, sabato scorso il premier Youssef Chahed aveva annunciato in Parlamento che era stata data l’autorizzazione all’attracco della nave per “motivi umanitari”.
In mattinata si sono registrati momenti di tensione a bordo della Sarost 5 al momento dell’annuncio dell’attracco in Tunisia, poiché alcuni dei migranti avrebbero espresso il loro rifiuto a sbarcare nel Paese nordafricano, chiedendo il trasferimento in un Paese europeo. Allo sblocco di tale situazione avrebbe contribuito la mediazione con i migranti intrapresa da una delegazione di rappresentanti di organizzazioni internazionali e della Mezzaluna Rossa tunisina. “Grazie a Dio tutto è finito bene e i migranti sono sani e salvi”. Lo ha detto all’Ansa, Ali Ajji, il capitano della Sarost 5. I migranti – fa sapere il capitano – saranno trasferiti nel centro di Medenine, città nel sud del Paese, mentre le due donne incinte saranno portate in clinica per accertamenti.