Il corteo di Reggio Calabria in memoria di Soumaila Sacko è iniziato, un grande fiume meticcio, come lo definisce il leader del movimento Aboubakar Soumahoro, ma c’è una nota stonata, passata in sordina e riportata solo da alcuni media: come riporta il Corriere della Calabria e anche molti utenti su twitter, i braccianti di San Ferdinando, nonostante avessero regolarmente pagato i pullman che dovevano portarli a Reggio, non hanno visto arrivare i mezzi e sono arrivati con parecchio ritardo.
Anche la delegazione cosentina ha avuto un ben più grave contrattempo: la polizia, senza apparente motivo, ha fermato i pullman e ha fotografato e schedato tutti i partecipanti, in quello che Usb definisce un ‘tentativo di sabotaggio’: “tutti i manifestanti sono stati fermati, fotografati e schedati, gli striscioni aperti e controllati, per verificare che non ci fossero slogan contro il governo e contro Salvini” racconta Paolo Leonardi, dell’esecutivo nazionale Usb.
Al di là della correttezza formale – la polizia ha ovviamente il potere di fare ciò che ha fatto – appare fin troppo evidente che alcune azioni altro non siano che una sorta di melina istituzionale per impedire o quando meno rendere difficile l’esercizio di un diritto costituzionale.
Avevano paura che fossero terroristi o che il ministro Salvini, ormai noto per insultare il mondo intero, potesse offendersi? Il segnale è molto brutto.
Alla manifestazione presenti anche i sindaci di Reggio e Riace, Falcomatà e Lucano. Quest’ultimo ha dichiarato: “questo governo è vigliacco, fino ad oggi che cosa abbiamo visto? Che sono forti con i deboli, basta. La voce del governo si è fatta sentire solo per creare odio nella popolazione verso i Rom e verso i rifugiati. Non ci sono altri temi, il resto è secondario. Questo vedo, e questo è un atteggiamento di una politica vigliacca perché forte con i deboli”.
Siamo con le donne e gli uomini della Calabria, perché la memoria di questo territorio parla di braccianti, precari, disoccupati e invisibili che hanno lottato con il sudore e con il sangue per difendere questa terra. #SoumailaSacko #primaglisfruttati pic.twitter.com/LDFCRCZC22
— Aboubakar Soumahoro (@aboubakar_soum) June 23, 2018
Argomenti: matteo salvini