Il sindaco di Pozzallo replica a Salvini: resteremo una città d'accoglienza

Roberto Ammatuna risponde allo xenofobo leghista: la Sicilia non è un campo profughi d'Europa, ci sono spiagge piene di turisti

L'hotspot di Pozzallo
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3 Giugno 2018 - 14.35


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Accoglienza contro intolleranza. Solidarietà conto xenofobia. E meno male che nella sinistra terremotata dopo lo tsunami liberista renziano qualcosa resiste. C’è stato un faccia a faccia tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna prima dell’arrivo del leader della Lega all’hotspot della città ragusana.
“Ho detto al ministro che Pozzallo vuole essere una città di accoglienza e legalità. Non ho condiviso le sue parole di ieri ma l’incontro è stato rassicurante”, ha spiegato il sindaco, esponente del Pd.
Sulla chiusura dell’hotspot Ammatuna ha spiegato che non è competenza del Comune ma ha sottolineato: “Non penso che il ministro possa pensare di chiudere una struttura così fondamentale. Spero che l’interlocuzione virtuosa che c’era con Minniti continui ma il ministro mi è parso molto aperto”.
In particolare dal sindaco è arrivata la richiesta di costruire più banchine per l’attività commerciale, visto che gli sbarchi e l’attività dell’hotspot hanno limitato l’uso di quelle esistenti. E, commentando le parole di oggi di Salvini, il sindaco rimarca: “La Sicilia non è un campo profughi d’Europa, qui ci sono spiagge piene e turisti”. 

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